Chi pensava che la questione “Stamina” potesse concludersi con la denuncia del suo ideatore Davide Vannoni ha sicuramente peccato di superficialità. Oggi davanti agli Spedali Civili di Brescia è in corso un sit in per ottenere la ripresa della cura.
Nessuno stop definitivo al metodo Stamina sembra essere infatti arrivato dal Ministro e rientrando il protocollo ancora tra le possibilità elargite dal Tribunale in merito alle cure compassionevoli, questa reazione da parte dei parenti dei malati doveva essere messa in conto. La mancanza di una sperimentazione ufficiale che metta il punto sul metodo una volta per tutte è proprio in questi casi che fa sentire tutto il suo peso. Se l’infusione di cellule staminali secondo il protocollo di Vannoni fosse stata comprovata come realmente utile, più strutture sarebbero state in grado di eseguirla; se al contrario il metodo Stamina fosse stato ufficialmente confutato, semplicemente la somministrazione sarebbe stata dismessa del tutto senza che alcuna protesta avrebbe avuto modo di cambiare le carte in tavola.
La situazione attuale mantiene i malati in un limbo ed i loro famigliari proiettati verso un viaggio della speranza appeso ad un filo. Gli Spedali Civili di Brescia hanno infatti interrotto le infusioni sia per i malati già sottoposti al metodo Stamina, sia per quelli in lista di attesa grazie al via libera del giudice. E’ lo stesso Davide Vannoni a spiegare chi sarà presente attraverso le pagine del Corsera:
Non credo si verificheranno problemi di ordine pubblico. Ci saranno per lo più famiglie con bambini gravemente malati, accompagnate dagli avvocati, perché l’aspetto legale sarà prevalente. E fino ad ora queste persone si sono comportate in maniera molto civile.
Voi cosa ne pensate? Perché si è arrivati fino a questo punto? Ci sarà un modo di sbloccare questa situazione ormai diventata incresciosa oltre ogni limite? Il metodo Stamina funziona davvero sui malati?
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