Terremoto oggi in Campania, ore 8,12 la prima scossa di magnitudo 4,2. La seconda poco dopo alle 8,21, più lieve, di 2,6 e la terza di magnitudo 3.7 registrata alle 8,55. Il panico si è subito scatenato, soprattutto all’ingresso delle scuole essendo quello l’orario di entrata. Come evitarlo e perché? E soprattutto, cosa fare a scuola e a casa in caso di scossa di terremoto per salvare i propri figli e se stessi?
Come e perché evitare il panico
Nello specifico, una scossa come quella di questa mattina nella provincia di Caserta è stata di entità lievemente minore di quella dello scorso 29 dicembre scorso (stesso epicentro nel Matese): le strutture hanno resistito, pochi i danni e soprattutto molte le verifiche. Questo dovrebbe già tenere più lontano il panico. L’ansia è che possa arrivare una scossa più forte e qui in Campania, sono in tanti ad avere il ricordo (e le ferite profonde) dei fatti dell’Irpinia del 1980. Farsi prendere dal panico però è la cosa più sbagliata. La scossa non dura che pochi secondi (anche se sembrano interminabili) al massimo un minuto: la paura porta a correre fuori, magari per le scale, il luogo meno sicuro che ci sia. Ecco cosa fare in caso di scossa di terremoto a scuola o a casa.
Terremoto: cosa fare a scuola e negli istituti pubblici
Molte scuole nella zona del sisma stamane sono state evacuate già alle ore 9,00, per scelta di sicurezza dei Dirigenti scolastici. Non tutte però ed in queste ultme si sono accalcati genitori desiderosi di riprendersi i propri figli. E se una forte scossa fosse arrivata proprio in quei momenti ? I genitori impreparati a gestire la situazione avrebbero intralciato l’evacuazione e provocato una strage, anche di bambini (per di più impauriti anche dalla reazione degli adulti). E’ fondamentale quindi, in caso di terremoto, sapere cosa fare e cercare di tenere l’ansia sotto controllo.
Esistono delle normative che stabiliscono come le scuole di ogni ordine e grado debbano dotarsi di piani di evacuazione in caso di emergenze come questa. Tali piani prevedono anche delle prove pratiche con i bambini. Nella scuola di mio figlio (elementari-materne-medie) ad esempio le hanno fatte nella prima settimana di attività didattica, a settembre, e le ripetono ogni anno, mentre dei corsi ad hoc sono stati fatti ed altri programmati per i docenti. E’ l’occasione questa per verificare che tutto ciò sia stato effettuato nella scuola dei vostri figli insieme ad un controllo dell’agibilità della struttura stessa. Nelle scuole, come in tutti gli uffici pubblici, è importante durante la scossa di terremoto trovare un riparo sotto i muri portanti e sotto i banchi o tavoli resistenti: va assolutamente evitato di correre per le scale o accalcarsi sulle porte d’uscita.
Terremoto, cosa fare a casa
Per ciò che riguarda la propria abitazione è importante verificare che la struttura sia antisismica (se non si sa). Durante il terremoto, consigliano gli esperti, occorre ripararsi sotto punti solidi individuati nei momenti calmi: sotto i vani delle porte, negli angoli delle pareti, sotto i muri portanti e soprattutto sotto tavoli resistenti; è invece necessario stare lontano da mobili (soprattutto con vetri) e dai soprammobili o piatti o altro oggetti pesanti che cadendo addosso potrebbero ferire. Assolutamente non vanno imboccate le scale e tanto meno l’ascensore. Si consiglia di uscire in strada rapidamente solo se si abita al piano terra e se lo spazio circostante è libero. Soprattutto i genitori devono cercare di fare tutto ciò senza spaventare i bambini, mantenendo la calma per quanto possibile. Subito dopo il terremoto si possono prendere le scale (con attenzione), meglio se quelle antincendio, laddove esistano. Utile se si riesce a chiudere prima il gas.
Necessario cercare di lasciare le linee telefoniche libere quanto più possibile per i soccorsi. Nel sito della protezione civile ci sono una serie di consigli utili per ciò che bisognerebbe fare prima, durante o dopo il territorio. Qui altre informazioni.