Sale a tre il numero dei pazienti liberi dal virus dell’HIV dopo un trapianto di midollo osseo eseguito per curare la leucemia ed un altro tumore del sangue. Finora l’unico caso conosciuto era quello di Timothy Ray Brown.
Per questi due ulteriori casi, 2 pazienti australiani sieropositivi che soffrivano rispettivamente di un linfoma non Hodgkin e di una leucemia mieloide acuta, il processo di “guarigione” è stato più o meno lo stesso di quello di Brown, che nel 2007 e nel 2008 ha subito a Berlino il trapianto di midollo osseo per combattere il linfoma di Hodgkin del quale soffriva. L’ annuncio della “guarigione” dei due uomini è stato reso noto all’apertura della Conferenza Internazionale sull’Aids che si sta svolgendo a Melbourne in questi giorni.
I trapianti di midollo osseo sono stati eseguiti, per ciò che riguarda il paziente con il linfoma nel 2010 da un donatore che presentava delle copie del gene riconosciuto scientificamente come protezione contro l’HIV, mentre per quello affetto da leucemia è avvenuto nel 2011 ma con cellule staminali non comprendenti alcun tipo di immunità genetica. In tutti e due i casi si è giunti alla scomparsa del virus nel sangue, sebbene per sicurezza i pazienti continuino ad essere sottoposti a terapia antretrovirale. Medicinali non più assunti da Timothy Ray Brown che gode di ottima salute. Entrambi i casi australiani sono stati trattati dall’ospedale St.Vincent. Spiega il coordinatore del team che ha curato i due uomini, Sam Milliken:
E’ importante avvertire che in questa fase, questa forma di trattamento è troppo pericolosa per trattare pazienti di solo Hiv, ma vi è un potenziale per usare i trapianti con modalità efficace contro l’Hiv nel futuro. Questo è un risultato inaspettato e formidabile per le persone con malattie maligne e Hiv. Può anche darci una visione del tutto nuova sull’Hiv, utilizzando i principi del trapianto di cellule staminali
Una risposta che risponde all’implicita domanda: “perché ancora non è stato scelto il trapianto come approccio terapeutico”? Le persone positive all’HIV sono circa 40 milioni nel mondo. Ed al momento tale procedimento non è ancora esule da rischi.
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