Cresce il numero delle donne malate di HIV nel mondo. Soprattutto le più giovani e nonostante le numerose campagne di informazione sulla patologia poste in atto. I dati arrivano direttamente dalle Nazioni Unite che mettono in guardia sul problema sottolineando che sempre più persone stanno avendo accesso ai farmaci antiretrovirali per trattare l’infezione.
Soprattutto nella zona sub-sahariana stanno salendo i contagi tra le donne di età compresa tra i 15 ed i 24 anni: è importante, soprattutto in contesti particolare, lavorare su diversi aspetti di lotta alla patologia. Come sottolinea Michel Sidibé, direttore esecutivo del programma HIV/AIDS delle Nazioni Unite:
Le donne più giovani sono costrette a combattere con tre nemici: sono ad alto rischio di infezione, hanno basse percentuali di esecuzione del test ed una bassissima partecipazione ai trattamenti.
La prevenzione, ancora una volta, deve essere l’arma principale con la quale combattere l’HIV. Sebbene con numeri che variano in base alle zone di riferimento, quello delle giovani donne sembra essere un target certo dei contagi. E questo è dovuto in buona parte alla scarsa conoscenza del problema ed ad un atteggiamento ineducato nei confronti dei mezzi con i quali poter evitare l’infezione.
Trattamenti porranno fine al contagio
I report relativi all’HIV nel mondo sottolineano però come al contempo, specialmente in alcune zone del pianeta, l’aderenza alle terapie antiretrovirali stia portando verso la fine dell’epidemia relativa a questa malattia rendendo meno probabili i contagi. Farmaci come il truvada infatti non si sono mostrati solo utili nel trattamento della patologia ma anche all’interno di profilassi relative alle persone appartenenti a categorie a rischio. Commentano dalle Nazioni Unite:
Solo due anni fa, 15 milioni di persona avevano accesso ai trattamenti antiretrovirali. Oggi sono più di 18 milioni, portando ad un decremento sostanziale delle infezioni tra i bambini più piccoli. E’ importante far si che in sempre più parti del pianeta si raggiungano risultati simili.
I progressi raggiunti sono molti, sottolineano, ma è necessario al contempo, per contrastare l’HIV in modo ancora più efficiente, non solo abbattere i costi dei farmaci di seconda linea, ma evitare il rischio di resistenza ai medicinali da parte del virus e limitare, con l’utilizzo del preservativo ed informando, che infezioni a trasmissioni sessuale correlate possano peggiorare il quadro dei malati.
Potrebbero interessarti:
Fonte | Nazioni Unite
Photo Credits | Roobcio / Shutterstock.com