Per chi è stato colpito da ictus, la riabilitazione svolge un ruolo essenziale. Eppure, in Italia ancora oggi sono troppe le persone che convivono con le conseguenze invalidanti di questo disturbo.
Pochissime sono infatti le strutture che offrono percorsi diagnostico-terapeutici assistenziali aggiornati e attivi per la riabilitazione di pazienti post-ictus. Solo Valle d’Aosta, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Liguria, Emilia-Romagna e Marche hanno centri specializzati in cui svolgere la giusta riabilitazione dopo un ictus.
L’ictus è causa di una serie di deficit di gamma diversa: a seconda del danno subito a livello cerebrale, possono infatti presentarsi paresi degli arti superiori e inferiori, ma anche gravi problemi neurologici e cognitivi. La riabilitazione è fondamentale in queste situazioni, per fare in modo che il paziente recuperi quanto più possibile. Nicoletta Reale, Presidente di A.L.I.Ce. Italia Onlus, in occasione della Giornata Mondiale contro l’Ictus, ha affermato:
È fondamentale che in Italia si arrivi ad avere un protocollo uniforme da seguire per la riabilitazione di pazienti post-ictus. La riabilitazione deve iniziare fin dalla fase di ricovero per poi proseguire in modo continuativo, senza interruzioni e senza rigide limitazioni temporali, in strutture idonee e nei distretti sanitari territoriali
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