Attenzione all’accumulo di calcio nel sangue e nelle arterie: potrebbe causarvi un infarto. Questo minerale, tanto buono per la salute delle ossa può causare, a lungo andare, dei problemi cardiovascolari di una certa entità.
Per tale motivo è bene, nel corso della propria vita, tenere sotto controllo i suoi livelli: il rischio di eventi infausti come l’infarto, secondo una ricerca recentemente condotta dagli scienziati del Los Angeles Biomedical Research Institute e pubblicata sulla rivista di settore Journal of American College of Cardiology, crescerebbe di ben sei volte rispetto a quello vissuto da una persona sana. Ecco quindi che all’interno delle politiche di prevenzione nei confronti di ictus ed ischemia cardiaca, vi è la necessità di inserire anche il controllo dei livelli di calcio nelle arterie. Un monitoraggio più frequente della quantità di questo minerale potrebbe aiutare a determinare con una certa precisione il rischio di infarto, portando alla messa in atto di comportamenti volti a prevenire, piuttosto che curare.
Per giungere a tali risultati i ricercatori hanno preso in considerazione la cartella clinica di 6.778 pazienti di entrambi i sessi di età compresa tra i 45 e gli 84 anni che hanno partecipato al MESA, un o dei più ampi studi condotti oltreoceano sul rischio di aterosclerosi. Nessuno di loro aveva avuto problemi coronarici prima di quel momento. Analizzando i dati, gli scienziati hanno notato come quasi il 50% dei volontari presentasse un accumulo di calcio nelle arterie prima dello studio e di come molti di loro abbiano continuato involontariamente ad accumularne in seguito. Color che mostravano un accumulo di calcio superiore alle 300 unità hanno mostrato un rischio di sviluppo di coronaropatia maggiore, a prescindere da altri fattori di rischio. Commenta il dott. Matthew Budoff, coordinatore dello studio:
Sapevamo che il calcio nell’arteria coronaria può essere correlato alla malattia di cuore ma questo studio mostra che la progressione dell’accumulo del calcio nelle arterie può essere un fattore significativo nel valutare il rischio che un paziente possa essere vittima di un infarto in futuro. Conducendo scansioni seriali potremmo essere in grado di identificare le persone ad alto rischio di un attacco di cuore e di intervenire per evitare questi attacchi attraverso nuove terapie, cambiamenti dello stile di vita.
Fonte | JACC
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