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Obesità, magri col pace-maker

L’elettronica potrebbe diventare un’arma contro l’obesità, grazie a pace-maker in grado di agire sul senso di sazietà dello stomaco o sulla digestione. Due sono i prototipi su cui si sta lavorando. Il primo, che però non ha offerto risultati particolarmente soddisfacenti a lungo termine nella prima sperimentazione clinica, è stato messo a punto da Medtronic. Come un pace-maker per il cuore, si basa su una batteria impiantata sotto la pelle della pancia da cui partono gli stimoli che arrivano ad elettrodi posizionati nella parete dello stomaco.

Grazie a questo sistema di controllo si dovrebbe verificare un effetto di “chiusura” dopo una minima introduzione di cibo, limitando così l’ingestione degli alimenti e una riduzione degli stimoli a nutrirsi da parte del cervello. A bloccare la digestione, rendendola lunghissima e quindi limitando l’assunzione di cibo, mira invece uno strumento messo a punto da Enteromedics.

In questo caso si mira a ridurre sistema di controllo, ed elettrodi puntano a ridurre l’attività del nervo che regola i movimenti dello stomaco assicurando una normale digestione. La speranza è che, sentendosi sazi anche dopo aver mangiato poche calorie, si arrivi ad avere un drastico calo nella sensazione di appetito.

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