Gli scienziati di Cambridge hanno fatto un significativo passo avanti verso lo sviluppo di un cosiddetto sistema di gestione del diabete di tipo 1 nei bambini tramite “pancreas artificiale“. Il team ha sviluppato e testato con successo un nuovo algoritmo, fornendo un trampolino di lancio per i test di laboratorio. Il nuovo studio – finanziato dalla Juvenile Diabetes Research Foundation (JDRF) e pubblicato su The Lancet – dimostra che l’utilizzo di un sistema di pancreas artificiale durante la notte può ridurre significativamente il rischio di ipoglicemia, quando i livelli di glucosio nel sangue crollano pericolosamente verso il basso. Queste cosiddette “crisi ipoglicemiche” sono una delle maggiori preoccupazioni per i bambini e gli adulti con diabete di tipo 1.
Un sistema artificiale combina un controllo continuo del glucosio ed una pompa di insulina, già sul mercato, e utilizza un sofisticato algoritmo per calcolare la giusta quantità di insulina da fornire in base alla lettura di glucosio in tempo reale. In questo modo si elimina la necessità di una serie di test del dito e iniezioni di insulina ogni giorno, in quanto il pancreas artificiale dovrebbe offrire un migliore controllo dei livelli di glucosio nel sangue durante la notte.
Nel nuovo studio, 17 bambini e ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni con diabete di tipo 1 sono stati studiati durante 54 notti in ospedale. Il team ha misurato i livelli di glucosio nel modo in cui il sistema di pancreas artificiale ha controllato i bambini a cui veniva infusa continuamente insulina per via sottocutanea (CSII).
Lo studio ha incluso notti in cui i bambini andavano a letto dopo un pasto abbondante o dopo aver fatto esercizio fisico. Entrambi i casi sono difficili da gestire: un lauto pasto perché può portare al cosiddetto “accumulo di insulina” e, di conseguenza, un calo potenzialmente pericoloso dei livelli di glucosio nel sangue; l’esercizio perché aumenta il fabbisogno del corpo di glucosio al mattino presto e può pertanto aumentare il rischio di ipoglicemia notturna.
I risultati hanno mostrato che il pancreas artificiale ha mantenuto i livelli di glucosio nel sangue nei limiti della norma per il 60% delle volte, rispetto al 40% della CSII. Il pancreas artificiale ha dimezzato il tempo in cui i livelli di glucosio nel sangue era sceso sotto i 3.9 mmol/l, il livello considerato ipoglicemia lieve. Esso ha inoltre impedito al glucosio nel sangue di scendere al di sotto di 3.0 mmol/l, che è definito come ipoglicemia significativa.
Secondo l’autore Roman Hovorka dell’Istituto di Metabolic Science presso l’Università di Cambridge:
I nostri risultati mostrano che i dispositivi disponibili in commercio, quando accoppiati con l’algoritmo che abbiamo sviluppato, sono in grado di migliorare il controllo glicemico nei bambini e ridurre significativamente il rischio di ipoglicemia durante la notte.
I recenti sviluppi tecnologici nel mercato del monitoraggio del glucosio nel sangue e dei dispositivi per la somministrazione continua di insulina possono migliorare il controllo della glicemia, ma molto resta ancora da fare.
[Fonte: Sciencedaily]