La melatonina è un ormone che regola il sonno, tra le altre funzioni. Per maggiori dettagli sul suo funzionamento, rimandiamo all’articolo di riferimento, ma in questa sede vorremmo concentrarci di più sui suoi effetti. In particolare, più che sugli effetti della melatonina, sarebbe più giusto parlare di effetti collaterali da farmaci che agiscono su di essa.
Da quando si è scoperto che quest’ormone può risolvere l’insonnia e tantissimi altri disturbi del sonno, sono stati molti i medicinali sviluppati sulla sua sintesi, e purtroppo, come spesso accade, pazienti poco attenti rischiano di abusarne. Eppure non dovrebbero, guardando gli effetti collaterali che essa può provocare.
Dosi consigliate
La melatonina è generalmente considerata sicura se usata per breve tempo ed entro le dosi raccomandate. Purtroppo però queste indicazioni non sempre sono seguite o sono sufficienti. Alcuni esperti ritengono che le dosi attualmente presenti nei farmaci, che vanno dai 3 ai 5 milligrammi, siano troppo elevate, dato che gli importi più “ragionevoli” dovrebbero attestarsi tra 0,1 e 0,5 milligrammi.
Effetti collaterali
Gli effetti collaterali che la melatonina può indurre sono sonnolenza, vertigini, confusione, cefalea, irritabilità, sogni vividi, e una riduzione temporanea dell’attenzione ed equilibrio. Nel foglietto illustrativo spesso compare l’avvertimento che le persone che assumono melatonina non devono guidare o usare macchinari per diverse ore dopo l’assunzione, in quanto dei colpi di sonno non si possono escludere. Altri effetti secondari che sono stati registrati sono crampi addominali, nausea e vomito, pressione sanguigna più bassa, e raramente, allucinazioni o paranoia.
Purtroppo la melatonina può aumentare il rischio di coagulazione del sangue, quindi non dovrebbe essere utilizzata da persone che già assumono altri farmaci che influenzano questa funzione, o da persone con disturbi della coagulazione. La melatonina influenza la produzione di altri ormoni, dunque potrebbe, almeno teoricamente, interferire con il normale sviluppo sessuale. Per questo di solito non viene assegnata ai bambini, a meno di uno stretto controllo di un medico. Per lo stesso motivo, non dovrebbe essere usata dalle donne che stanno cercando di concepire o sono già in gravidanza o in fase di allattamento. Sugli uomini invece può avere come effetto l’aumento delle dimensioni del seno e la riduzione del numero di spermatozoi, nonché influenzare i livelli di insulina. Per questo spesso uno degli effetti collaterali che si attribuiscono alla melanina è l’insorgere del diabete. Potendo influenzare la funzione immunitaria, non sono escluse altre malattia autoimmuni come la sclerosi multipla, la psoriasi, malattia di Crohn, artrite reumatoide e lupus. Inoltre può peggiorare i sintomi in persone affette da depressione o in chi ha problemi di fegato.
Interazione con altri farmaci
La melatonina può interagire con i farmaci per la pressione alta e la soppressione del sistema immunitario, oppure con:
- Antidepressivi;
- Corticosteroidi;
- Benzodiazepine;
- Erbe che causano sonnolenza, come ad esempio kava kava e valeriana, o l’erba di San Giovanni.
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[Fonte: Altmedicine]