Il Covid-19, come ci si aspettava, torna a crescere in presenza anche in Italia: sebbene la situazione non sia comparabile a quella di Stati come la Germania e il Regno Unito per citarne un paio, anche nel nostro paese una maggiore disattenzione e l’arrivo della stagione fredda stanno portando il virus a rialzare la testa.
Contagi in rialzo anche in Italia
Anche in Italia sono aumentati i casi giornalieri, mai meno di 5mila-6mila, e sono aumentati anche i ricoveri, ordinari e in terapia intensiva, e le morti. Fortunatamente, grazie al buon andamento della campagna vaccinale la quarta ondata non è così forte come negli altri paesi e si può parlare quasi di una “epidemia di non vaccinati” essendo di solito i contagi relativi a persone non vaccinato maggiormente asintomatici o paucisintomatici.
Sebbene al momento i numeri provenienti dalle regioni siano ancora distanti dai livelli che possono portare a un cambiamento di colore e alle conseguenti restrizioni, se la tendenza dovesse rimanere quella attuale per alcune zone potrebbe scattare il giallo già verso la fine di questo mese: ovvero obbligo di mascherina all’aperto e capienze di teatri cinema e stadi da far scendere al 50 per cento. Ovviamente la situazione differisce in basse al territorio: alcune stanno gestendo in modo migliore i contagi, altre regioni si stanno avvicinando alla possibilità di essere retrocesse in zona gialla. Ricordiamo che il colore può essere raggiunto sia per una media di 50 contagi settimanali su 100 abitanti o superando una delle due soglie di allerta per quel che concerne gli ospedali: 10% di letti occupati nelle terapie intensive e al 15% negli altri reparti.
Alto Adige e Friuli Venezia Giulia le zone più a rischio
Al momento attuale, quella che è l’aria più a rischio continua a essere il Nord Est del paese e in particolare l’Alto Adige e il Friuli Venezia Giulia con rispettivamente 260 e 197 nuovi casi settimanali ogni 100mila abitanti. È Trieste, centro della protesta “no green pass” a destabilizzare la situazione. Anche altre regioni presentano parametri non propriamente in linea ma la situazione per il momento sembra essere sotto controllo. Ha commentato in merito alla quarta ondata in atto il ministro della Salute Roberto Speranza:
Guai a pensare che la battaglia sia vinta, guai ad abbassare la guardia: sono ore non semplici queste, a livello europeo il Covid sta rialzando la testa nei numero dei contagi. L’Oms in queste ore segnala ancora la necessità di una grande attenzione, preannuncia mesi ancora tutt’altro che semplici, ma abbiamo più forza e questa forza ci è arrivata prima di tutto dalla scienza che ci ha messo nelle condizioni di avere un vaccino efficace e sicuro, che come dimostrano studi che arrivano da tutto il mondo, è l’arma vera per chiudere una stagione difficile.
L’Itala è attualmente una delle zone con i numeri migliori al mondo: bisogna mantenere alta tale attenzione.