Home » MEDICINA TRADIZIONALE » Epidemie » Latte contaminato cinese, a rischio prodotti derivati presenti in Italia

Latte contaminato cinese, a rischio prodotti derivati presenti in Italia

Desta ancora molta preoccupazione in Europa lo scandalo del latte in polvere contaminato che ha colpito la Cina. Alcuni bambini sono morti, migliaia in tutto il Paese i piccoli consumatori contaminati.
Madri in ansia fanno la fila fuori dagli ospedali per avere la possibilità di effettuare dei controlli in via preventiva sui propri bambini.

La causa dell’epidemia è l’alto tasso di melamina contenuto nel latte in polvere, manomissione effettuata illegalmente ed irresponsabilmente da alcuni produttori per superare con facilità i controlli sulla qualità ed incrementare le vendite. Ma può una pura e semplice logica di mercato mettere a rischio la vita di centinaia di bambini innocenti, dei propri figli? Anche se sembra terribile e assurdo, è ciò che è accaduto in Cina, probabilmente già mentre si svolgevano i Giochi Olimpici, tra verità taciute e normalità di facciata.


L’Unione Europea già da tempo vietava l’importazione di latte in polvere dalla Cina, eppure molti di questi prodotti, soprattutto derivati com, ad esempio, molti tipi di biscotti, sono entrati illegalmente nel nostro Paese.
I Nas stanno effettuando controlli a tappeto nelle rivendite di generi alimentari cinesi, soprattutto nei quartieri a prevalenza di residenti cinesi. ma ad essere setacciati, alla ricerca di latte contaminato, sono anche i ristoranti orientali.

Il sottosegretario al Welfare con delega alla Salute Francesca Martini ha dichiarato su Radio24.it che il latte cinese è un latte killer, un vero e proprio attentato alla salute globale.
Come darle torto, la cifra di contaminati in Cina è salita a 50 mila bambini. Malgrado sia stato predisposto il ritiro di tutti i prodotti a base di latte in polvere dal mercato cinese, la paura resta e, soprattutto, restano molti punti oscuri sull’intera vicenda.
Si ritiene impossibile che nessun’autorità fosse stata avvisata dell’emergenza. Non aver dato l’allarme per preservare l’immagine della Cina durante l’Olimpiadi sarebbe un reato ancora più grave per l’opinione pubblica mondiale, se si accertasse la verità.
Aver messo a rischio migliaia di bambini cinesi e di atleti e delegazioni straniere, accorse da tutto il mondo per i Giochi, non ha comunque contribuito a dare una bella immagine di questo Paese.