L’Italia si candida a diventare uno dei Paesi con il più alto tasso di nuova influenza al mondo. Nonostante sia ritornato il caldo, il virus dell’influenza suina non si arresta, ma continua ad imperversare anche nel nostro Paese. Nelle ultime 24 ore infatti sono stati segnalati e confermati altri 6 casi di A H1N1, di cui cinque italiani ed uno straniero.
I primi 4 casi riguardavano, nella giornata di sabato, una donna di 34 anni rientrata da Orlando e un uomo e due donne che rientravano da New York. Tutti questi sono rientrati all’aeroporto di Malpensa e sono stati inviati a casa in isolamento domiciliare in maniera tale da rimanere sotto controllo senza poter infettare nessuno, con l’obbligo di precipitarsi in ospedale non appena i sintomi si dovessero aggravare.
Altri due casi invece si sono verificati ieri, domenica 7 giugno, e riguardavano una donna di 42 anni rientrata a Roma non dagli Stati Uniti, ma dal Canada, il 29 maggio, ma che ha cominciato ad avvertire i primi sintomi con lieve ritardo; il secondo invece è un turista di 51 anni arrivato a Firenze il 28 maggio scorso e che ha cominciato ad avvertire i primi sintomi 4 giorni dopo. A differenza degli altri contagiati milanesi, questi sono stati trattenuti in ospedale, probabilmente perché, essendo passati troppi giorni dal contagio al ricovero, la situazione potrebbe essere un poco più seria.
I casi italiani comunque diventano 50, ma è importante ricordare sempre che non c’è stata alcuna vittima nel nostro Paese. Così l’Italia diventa il dodicesimo Paese al mondo per numero di contagi, per la maggior parte concentrati in America con gli oltre undicimila degli Stati Uniti, i più di 5000 messicani ed i migliaia di casi in Sudamerica. Allo stato attuale in tutto il mondo si contano circa 22 mila casi di contagio, un numero che non può essere mai preciso perché molti casi vengono confermati ed altri vengono smentiti, ma soprattutto il contatore continua a salire di ora in ora, mentre le morti accertate al momento sono 125 in 71 Paesi.