Sebbene alcune zone della città di Napoli stiano pian piano tornando ad una parvenza di normalità, come già vi avevamo anticipato, la Fimp, che raccoglie sotto la sua firma i pediatri italiani, aveva giusto ieri lanciato l’allarme sulle condizioni di salute dei bambini. A stretto giro di vite è arrivata anche la risposta del ministro della Salute Ferruccio Fazio: non vi sono rischi reali per la salute.
Le due posizioni, alquanto agli antipodi, rispecchiano ovviamente due punti di vista differenti. I dati resi noti riguardante la salute dei bambini sono infatti relative alle sole malattie respiratorie. Dal ministero arriva la rassicurazione sui rischi generali per l’uomo, senza però, ci tengono a sottolineare, minimizzare il problema. Precisa infatti il ministro Ferruccio Fazio:
Questo non vuol dire minimizzare l’importanza del problema rifiuti, che va risolto al più presto perché compromette fortemente il benessere dei cittadini.
L’intervento del ministro riguarda le voci incontrollate che volevano, tra le malattie più facilmente sviluppabili a causa dei rifiuti, il colera e la salmonellosi.
Non si può parlare di epidemie, in quanto non c’è rischio di colera e salmonellosi, che derivano da batteri eliminati con le deiezioni . In questi rifiuti non sono presenti germi come per colera e salmonelle che possono creare epidemie.
Problemi, spiega il ministro, potrebbero esserci a causa della presenza maggiorata di topi, blatte ed insetti, che come tali possono essere veicolo di infezioni e malattie come la gastroenterite, patologie che però difficilmente possono arrivare a rappresentare “problemi di tipo epidemico”.
Sulla diossina sprigionata dai roghi Fazio sostiene che “è dimostrato che questa non è causa diretta della formazione di tumori”. Una frase che potrebbe suonare come una sorta di contentino davanti al malessere provato dalle persone che si trovano a respirare sia i miasmi dell’immondizia che il fumo tossico derivante dagli incendi che ogni notte vengono appiccati.
Articoli Correlati:
Rifiuti, Napoli: in aumento asma nei bambini