L’artrite reumatoide è una malattie che incide molto sulle condizioni di vita di una persona. Si tratta di una patologia autoimmune che non può contare su una vera e propria cura, ma su tutta una serie di terapie volte a tenere sotto controllo le sue manifestazioni. Un recente sondaggio condotto sul territorio nazionale con la collaborazione dell’Associazione Nazionale Malati Reumatici, ha rilevato come per nove malati su dieci, la malattia faccia calare drasticamente la qualità della vita.
Le ripercussioni sulla vita dei pazienti sono molte, a partire dalla gestione delle più semplici azioni quotidiani fino alle normali attività domestiche e di deambulazione, che possono presentare delle difficoltà non indifferenti. Il sondaggio in questione è stato condotto sia on line che in distribuzione nei centri specialistici di cura dell’artrite reumatoide sul tutto il territorio nazionale.
L’elaborazione delle 293 risposte ottenute via web e delle 240 raccolte fisicamente negli ambulatori hanno mostrato, oltre al dato già eviscerato, come almeno l’85% degli italiani trovi difficoltà nella gestione di azioni semplici come la vestizione ed il lavaggio della propria persona.
Ricordiamo, prima di proseguire, l’evoluzione della malattia. L’artrite reumatoide inizialmente è caratterizzata da un forte dolore alle articolazioni che progredendo tende a diventare invalidante. Per almeno l’84% dei pazienti la sua comparsa influisce sull’attività lavorativa. Il 23% delle persone colpite perde almeno tre giorni di lavoro al mese.
Quasi tutte i pazienti che hanno partecipato al sondaggio hanno evidenziato l’efficacia dei farmaci biologici nel migliorare in modo radicale la qualità della propria vita. Nei casi di utilizzo più precoce si è assistito addirittura ad una “remissione” della malattia, tenendo sotto controllo il processo di infiammazione delle articolazioni stesse. Esiste infatti a livello medico, una “finestra” di tempo in cui un intervento di tipo aggressivo di controllo dei sintomi può apportare un buon risultato di gestione nel tempo.
E’ basilare quindi, anche nel caso dell’artrite reumatoide, una diagnosi il più possibile immediata.
Articoli Correlati: