Nonostante la scienza abbia fatto passi da gigante nella cura della talassemia, fino ad una nuova terapia genica molto incoraggiante, l’anemia mediterranea continua a mietere vittime, e secondo gli ultimi studi del Politecnico di Milano pare che il numero degli ammalati sia aumentato del 40% in Italia rispetto al 2000, portando il numero di pazienti da quattromila a 7 mila circa.
Un allarme acuito dal fatto che il gran numero di immigrati che hanno raggiunto il nostro Paese è il principale responsabile di questo incremento. L’allarme lanciato dalla dottoressa Maria Domenica Cappellini, direttore di medicina interna del Policlinico, riguarda il ritardo delle cure mediche. Molto spesso infatti gli immigrati non conoscono i punti di assistenza sul territorio, o magari sottovalutano il problema fino a che non diventa grave, ma quando arrivano in ospedale spesso è troppo tardi.
La soluzione, oltre che continuare con la ricerca, è una miglior istruzione per il personale medico che a volte non riconosce la malattia in tempo, ed un paziente che arriva in condizioni gravi ha ben poche speranze di sopravvivere.
[Fonte: Affari Italiani]