Un team di ricercatori della British Columbia University ha individuato nella produzione di cellule grasse una “doppia personalità” che può portare allo sviluppo di terapie per le malattie muscolari come la distrofia muscolare e la fibrosi.
L’équipe ha scoperto un nuovo tipo di cellule progenitrici fibro/adipogeniche (o FAP), che generano tessuti fibrosi grassi una volta trapiantate nei muscoli danneggiati nei topi. Le cellule sono simili a quelle staminali nella loro capacità di differenziarsi, ma sono limitate nel numero di volte in cui si possono dividere. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Nature Cell Biology.
Spiega l’autore Fabio Rossi, docente del Canada Research in medicina rigenerativa:
Queste cellule sono in genere in sospeso nei tessuti muscolari. Una volta attivate da un danno, producono segnali che coordinano la rigenerazione dei tessuti e poi spariscono. Questo è il lato Dr. Jekyll delle FAP. Nelle malattie croniche muscolari come la distrofia muscolare, tuttavia, le FAP persistono e possono contribuire ad un eccesso di produzione di tessuto cicatriziale, causando la fibrosi. Questa è la parte Mr Hyde.
Una migliore comprensione del ruolo delle FAP potrebbe contribuire a favorire la loro funzione di risanamento o per reprimere i loro effetti negativi, dicono i ricercatori. A lungo termine, i farmaci destinati a queste cellule possono essere utili in una vasta gamma di malattie caratterizzate da fibrosi che vanno da quelle cardiovascolari alle malattie polmonari e renali, che obbligano al trapianto di organi. Inoltre, la capacità delle cellule di generare nuovi tessuti grassi potrebbe essere sfruttata come obiettivo da colpire in caso di terapia per la malattia metabolica.
Lo studio è stato sostenuto da un finanziamento della Canadian Institutes of Health Research, Michael Smith, la Fondazione per la Ricerca sulla Salute e la Fondazione per la terapia cellulare. il Biomedical Research Centre è affiliato con la Vancouver Coastal Health Research Institute.
[Fonte: Medical News Today]