I ricercatori di 4 atenei americani hanno scoperto l’interruttore dell’obesità. Un meccanismo molecolare che controlla il dispendio energetico e aiuta a limitare l’eccesso di peso. Lo studio potrebbe portare ad un nuovo approccio nel trattamento dell’obesità. Il meccanismo “salva-energia” è controllato dai canali del potassio Atp-sensibili (canali Katp). L’Atp (adenosintrifosfato) è l’energia circolante utilizzata dalle cellule nell’organismo. Questi particolari canali possono percepire il livelli di Atp e regolare di conseguenza la performance di cuore e scheletro.
Negli esseri umani l’eccesso di energia derivato dai cibi viene conservato sotto forma di grassi, che possono essere trasformati in Atp in base alle necessità. Eliminando i canali Katp, si costringe il corpo a usare l’energia in modo meno efficiente, in pratica consumandone di più e conservandone di meno. Così si riduce l’accumulo di chili di troppo anche in chi segue una dieta iper-calorica.
«Se il meccanismo che evita sprechi di energia sarebbe protettivo e utile in tempo di carenza di cibo o difficoltà ambientali nella moderna società sedentaria promuove l’obesità. La scoperta suggerisce che bersagliare questo interruttore specificamente nei muscoli potrebbe offrire una nuova opzione terapeutica agli obesi chelanno una ridotta capacità di fare esercizio».
Secondo i ricercatori l’interruttore molecolare è un bersaglio promettente per combattere l’accumulo di chili di troppo negli obesi.