Un bambino di 4 anni del Maryland potrebbe essere la prima persona al mondo ad aver sviluppato dei denti nel proprio cervello a causa di un raro tumore del sistema nervoso centrale. Il piccolo ha subito un intervento, che è andato a buon fine e ora sta bene. A darne notizia sono stati gli stessi chirurghi che l’hanno operato tramite le pagine del New England Journal of Medicine. La scoperta potrebbe dare delle indicazioni su come questo tipo di cancro si forma.
Il bambino era affetto da un craniofaringioma, un tumore che si sviluppa in prossimità dell’ipofisi, alla base del cranio ed è costituito da cellule epiteliali che si aggregano in strutture simili a quella dell’organo dello smalto dentario. Si tratta di una forma tumorale a lento accrescimento, che si espande in maniera progressiva, determinando un aumento della pressione nella cavità cranica, con conseguente cefalea, vomito e rallentamento della frequenza di pulsazioni cardiache; e la lesione delle strutture nervose vicine, che causano disturbi di vario tipo a carico della vista, dell’accrescimento corporeo e della maturazione sessuale.
I medici, insospettiti dalla crescita anomala della testa del bambino hanno deciso di fare una risonanza del suo cervello. Il craniofaringioma, infatti, ha delle caratteristiche calcificazioni al suo interno ben visibili con la radiografia e la TAC. Così hanno scoperto che il piccolo aveva degli accumuli di calcio simili a denti, che poi, una volta estratti, si sono rivelati dei denti veri e propri.
Come ha dichiarato il chirurgo che ha effettuato l’intervento, Narlin Beaty, in questo tipo di tumore è la prima volta che accade una cosa del genere. In passato, infatti, dei denti sono stati trovati nei teratomi, tumori che contengono tutti e tre i tipi di cellule presenti nell’embrione, mentre il craniofaringioma ne ha solo uno. L’Esperto ha spiegato:
Questo caso conferma i sospetti che il tumore si generi proprio dalle cellule che danno vita ai denti. Il bambino sta recuperando bene dopo l’intervento, anche se dovrà sottoporsi a terapia sostitutiva per tutta la vita perché il tumore si è sviluppato nella ghiandola pituitaria, fondamentale per la produzione di ormoni.
Via e Photo Credit| Live Science