Quando si parla di cancro sono moltissimi i fattori di rischio ai quali una persona può essere sottoposto, sia volontariamente che involontariamente. Uno su tutti sembra però essere preponderante: lo stile di vita attuato. Secondo una ricerca effettuata in Gran Bretagna, il 40% dei tumori sviluppatosi nelle persone anglosassoni deriverebbe da uno stile di vita malsano.
Lo sostengono i ricercatori del Cancer Research britannico, coordinati dal dott. Max Parkin, secondo i quali avere uno stile di sano caratterizzato da una corretta alimentazione e da una adeguata attività fisica, e privo di fattori di rischio come il fumo di sigaretta, bere alcol, consumare troppo sale ed essere sovrappeso, potrebbe far scendere di un buon 50% l’incidenza di tumori nel Regno Unito. Tra i fattori di rischio figurerebbe anche il non fare figli, ma in tal caso il discorso dovrebbe essere affrontato in maniera più profonda rispetto a come presentato tenendo conto di molte altre variabili.
Sottolineato ciò, va evidenziato in maniera altrettanto seria come il fumo venga considerato il fattore di rischio primario perché da solo, il consumo di tabacco lavorato, è causa di almeno un tumore su cinque.
Ciò su cui si concentra lo studio è la necessità di raggiungere dei cambiamenti sistematici nelle abitudini per prevenire l’insorgenza di una patologia che vista dal punto di determinati fattori di rischio può essere evitata. Scorrendo la ricerca si viene infatti a scoprire che l’alcol è responsabile del 6,3% dei tumori al seno ed almeno del 10 % di quelli al fegato. L’obesità è legata al 5% dei casi con maggiore incidenza per il cancro all’utero e la mancanza di allattamento al seno al 3% di quelli relativi alla mammella ed al 17% dei tumori ovarici. Commenta il ricercatore:
Non ci aspettavamo di scoprire che mangiare frutta e verdura si sarebbe rivelato così importante nella protezione degli uomini contro il cancro. E tra le donne non ci aspettavamo che l’essere in sovrappeso avesse un’influenza maggiore del consumo di alcol.
Un migliore stile di vita porterebbe, tra l’altro, all’abbattimento di malattie cardiovascolari e relative all’apparato gastrointestinale.
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Fonte: Sole 24 ore