Il cancro alle ovaie è senza dubbio una delle patologie tumorali più rischiose per le donne e sicuramente una di quelle caratterizzata dal più alto tasso di mortalità, dato che quasi sempre la diagnosi e la conseguente terapia arrivano in ritardo. Per tale motivo la ricerca in questo campo è sempre all’erta. Ed ultimamente un ulteriore passo in avanti è stato fatto: è stato infatti scoperto un gene difettoso in grado di moltiplicare esponenzialmente l’incidenza della malattia.
Nello specifico si tratta del gene RAD15D. Il difetto contenuto in questo gene è in grado di portare l’incidenza dello sviluppo di questo cancro ad una maggiorazione di undici volte rispetto al normale. Autori di questa scoperta, che apre ancora di più ala conoscenza di questa patologia, gli scienziati dell’Cancer Research UK e del Royal Marsden Hospital di Londra.
Lo studio, pubblicato sulla rivista di settore Nature Genetics, ha messo a confronto il dna di 911 donne che avevano in famiglia casi di cancro alle ovaie ed al seno con il dna di 1060 persone prese a caso nella popolazione come gruppo di controllo. La ricerca ha dato modo di esplorare in maniera significativa l’incidenza genetica di queste due patologie, dando modo di gettare le basi, in qualche modo, per una diversa prevenzione del tumore ovarico, insidioso proprio perché praticamente asintomatico fino al momento più avanzato della malattia.
Spiega in tal senso il prof. Nazneen Rahman, il capo del reparto di genetica del Royal Marsden:
In questo livello di rischio, le donne possono prendere in considerazione l’asportazione delle ovaie dopo aver avuto figli, per prevenire il verificarsi di cancro ovarico. Vi è anche la speranza all’orizzonte della messa a punto di farmaci specificamente mirati al gene.
Questa ricerca si colloca negli sforzi sempre più forti dei ricercatori di combattere il cancro a livello genetico, eliminando alla base il problema dell’ “errore” causa dello sviluppo di molte patologie tumorali.
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Fonte: Nature Genetics