E’ stato messo a punto un nuovo test per valutare il rischio di tumore al collo del’utero. Si chiama QIAusre ed è un test di metilazione, ovvero uno strumento diagnostico di tipo molecolare, creato dagli scienziati della QIAGEN N.V.
Si tratta di un esame complementare a quelli attualmente esistenti per la diagnosi dell’HPV e può essere utilizzato anche in seguito ad un pap test positivo o su campioni prelevati in modo autoctono. Perché questo nuovo test a disposizione è da considerare importante? E’ presto spiegato: esso è in grado di stratificare in modo accurato il rischio del tumore al collo dell’utero rilevando e misurando alcuni cambiamenti di due specifici geni legati al papilloma virus ed a questa patologia cancerosa. Nel corso delle sperimentazioni cliniche questa nuova tipologia di test ha mostrato di essere affidabile in quanto a diagnosi, dando modo ai medici di poter trattare in modo corretto le pazienti che ne avevano bisogno. Commentano i suoi ideatori:
Rappresenta la soluzione ottimale per lo screening primario perché comprende il principale metodo per lo screening primario dell’HPV e quello migliore per l’elaborazione completamente automatizzata dei tamponi, il tipo di campioni più adatto per questo screening. Il test di metilazione QIAsure è un progresso importante per la salute delle donne. In caso di esito positivo all’HPV o quando l’esame citologico mostra cellule anomale, la donna è ad alto rischio di sviluppare il tumore al collo dell’utero. Il test QIAsure rappresenta il passo logico successivo per la valutazione di questo rischio.
Non bisogna dimenticare che il tumore al collo dell’utero, causato dal papilloma virus, colpisce più di mezzo milione di donne ogni anno, rappresentando la terza neoplasia delle stesse più diffusa per manifestazione. Il poter contare su una strumentazione diagnostica più ampia rende possibile una potenziale diagnosi precoce e quindi un inizio di eventuali trattamenti più celere.
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