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Tumore ovarico, la storia di Bianca Balti

Tumore ovarico: è questa la diagnosi ricevuta da Bianca Balti dopo essersi recata al pronto soccorso per dei forti dolori addominali.

Bianca Balti e il tumore ovarico

La modella già nel 2022 si era sottoposta a una mastectomia bilaterale per prevenire il pericolo di cancro al seno essendo lei portatrice della mutazione BRCA. Di certo non poteva aspettarsi, andando al pronto soccorso per via dei dolori addominali che provava, che la diagnosi sarebbe stata quella di un tumore ovarico 3C, ovvero già al terzo stadio.

Il tumore ovarico è una delle forme di cancro ritenute più difficili da curare. Di solito si interviene chirurgicamente dopo diversi cicli di terapia. Bianca è stata operata praticamente nell’immediato e ora proseguirà con le altre cure del caso.

Bianca Balti, prima della mastectomia bilaterale eseguita aveva anticipato che la sua intenzione sarebbe stata quella di rimuovere anche le ovaie, proprio per affrontare prevenire l’ipotesi di un tumore. Purtroppo, a quanto pare, non ha fatto in tempo. E dovrà concentrare i suoi sforzi nell’approccio di cura post operatoria.

Purtroppo la mutazione BRCA è tra le più pericolose per quel che concerne questa tipologia di tumori. Bianca ha sempre agito cercando di battere i rischi sul tempo, ma ciò che è accaduto con il tumore ovarico ha reso palese quanto talvolta non abbiamo il controllo che vogliamo sul nostro corpo. Nonostante la prevenzione.

La mutazione BRCA è conosciuta proprio per essere quella in grado di favorire lo sviluppo di tumore ovarico, cancro al seno, prostata e pancreas. Si parla di tumore ovarico al terzo stadio quando il tumore riguarda una o entrambe le ovaie e può essersi esteso oltre i confini pelvici. Questo significa che potrebbe aver sviluppato metastasi peritoneali.

Una forma difficile da affrontare

Purtroppo i tumori ovarici hanno la tendenza a crescere in maniera progressiva arrivando a infiltrarsi nel peritoneo, che ricordiamo essere la membrana di rivestimento che racchiude e circonda l’addome, la pelvi e gli organi in essi contenuti.

La terapia per il cancro ovarico a questo stadio è quello di rimuovere tutta la massa e questo significa l’asportazione delle ovaie, delle tube e se necessario degli altri tessuti che il tumore ha già toccato. Come già spiegato di solito la chemioterapia viene eseguita prima della rimozione chirurgica.

Dobbiamo ricordare anche che il tumore ovarico è uno di quelli più difficili da curare e colpisce circa 5200 donne ogni anno. Il tasso di decesso è abbastanza alto perché la diagnosi è spesso tardiva nel 70% dei casi. E sebbene sia la menopausa spesso ad aumentarne, l’incidenza il gene BRCA è altrettanto colpevole.