Un nuovo robot intelligente per curare il tumore al rene e quello al fegato: si chiama Futura e si basa su di una tecnica mini-invasiva a ultrasuoni che non danneggia le cellule sane nel paziente e consente dunque di eliminare solo quelle malate. Il robot è stato messo a punto dalla Scuola Sant’Anna di Pisa.
Grazie alla precisione della ecografia in 3D, Futura è in grado di individuare il tessuto malato colpito dal tumore e di bombardarlo con fasci di ultrasuoni focalizzati ad alta intensità (Hifu) che non danneggiano dunque la parte di tessuto sano ma si limitano a curare solo la parte colpita dalle cellule tumorali. Una tecnica assolutamente decisamente poco invasiva, facile dunque da sostenere anche per i pazienti malati, e che risulterebbe essere molto efficace soprattutto nei csi di tumore al rene e tumore al fegato.
Flessibilità e guida robotica uccidono le cellule del tessuto tumorale. I vantaggi della piattaforma per i medici e, soprattutto, per i pazienti sono in grado di migliorare degenza e convalescenza, spiega una nota ufficiale diramata dall’istituto Sant’Anna. Il robot intelligente Futura è stato messo a punto grazie alla collaborazione tra l’istituto pisano e altri centri di ricerca e aziende europee e si appresta ad essere una novità importante per quanto riguarda la cura e il trattamento di alcuni tumori.
Arianna Menciassi, docente della Scuola Sant’Anna di Pisa e supervisore del progetto, ha dichiarato:
I test su pazienti umani inizieranno nei prossimi mesi, presso il centro di chirurgia sperimentale di Dundee con l’obiettivo di ottenere tutte le informazioni necessarie per garantire l’utilizzo della piattaforma in una reale sala operatoria nel più breve tempo possibile. La valutazione della piattaforma robotica sarà condotta anche da un panel di esperti internazionali, clinici e tecnici, che vedono nel progetto un trampolino di lancio per l’utilizzo a largo spettro di questa tecnica terapeutica, ancora poco diffusa
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