Come spesso accade con la medicina e la scienza moderna, la realtà supera spesso la fantasia, e ci regala delle novità incredibili. Il genio di questa volta è spagnolo, più precisamente un team di ricercatori dell’Università di Saragozza, i quali hanno risolto il problema di paralitici, tetraplegici, e di tutte quelle persone che dipendono dagli altri per gli spostamenti. Hanno inventato la sedia a rotelle che si sposta con la sola forza del pensiero.
Non ci vuole il mago Silvan per riuscire in quest’impresa, ma basta una cuffia con dei sensori ed uno schermo come quello di un computer, dotato di telecamerina. Il funzionamento è semplice. Sul monitor, posto davanti al paziente, viene proiettata l’immagine che si trova davanti a sè. La persona poi, per andare nel punto, deve guardarlo intensamente, concentrandosi. In questo modo i sensori captano l’attività cerebrale e danno il comando alla centralina della sedia, la quale poi permette lo spostamento.
Si va oltre quindi i joystick, o peggio ancora lo spostamento tramite braccia delle ruote, perché non tutti hanno la possibilità di usare gli arti superiori. Inoltre la sensibilità in questo apparecchio è anche maggiore, visto che è stato testato su percorsi che comprendevano degli ostacoli, e lui è stato in grado di evitarli tutti, senza la fatica solita che fanno le persone quando devono spostare le pesanti carrozzelle con la sola forza delle proprie braccia.
Il mezzo è facile da usare. I volontari che lo hanno testato ci hanno messo tre quarti d’ora per imparare ad usarlo in maniera perfetta, e da Saragozza fanno sapere che è allo studio una versione commerciale ancora più semplice da imparare. E visto che la concorrenza è già presente in questo campo (la Honda sta sperimentando un apparecchio simile per far muovere dei robot a distanza) si capisce che il costo non sarà nemmeno così elevato quando queste verranno messe in commercio. Ancora la data di uscita non si può sapere, dato che le sperimentazioni stanno ancora avvenendo, ma non sembra dovremo aspettare ancora tanto.
Fonte: [Repubblica]