Un nuovo farmaco salva i globuli rossi ed è in grado di trattare l’anemia mediterranea? Una ricerca condotta dall’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli di Caserta dà buone speranze per la ricerca di un problema che colpisce moltissimi italiani.
L’Università Vanvitelli di Caserta si è concentrata su 13 pazienti talassemici e ha somministrato loro, per via sottocutanea, il Luspatercept. Si tratta di una proteina ricombinante che si muoverebbe come una trappola per alcune delle sostanze che contribuiscono alla morte prematura dei globuli rossi nel midollo osseo, fattore scatenante l’anemia mediterranea. I risultati sono stati buoni: emoglobina in aumento nei pazienti che hanno avuto bisogno di un numero minore di trasfusioni di sangue.
Silverio Perrotta, direttore del Centro di cura delle Talassemie ed Emoglobinopatie dell’Azienda Ospedaliera Universitaria Vanvitelli, ha affermato:
I risultati mostrano che nell’81% dei pazienti il numero di trasfusioni si è ridotto di oltre il 20%. Inoltre, da due sperimentazioni cliniche di fase 3 tuttora in corso con la partecipazione di 500 pazienti, è emerso che il 70% di coloro che sono dipendenti da trasfusioni ha ridotto di un terzo la necessità di sangue da donatori e il 10% ha addirittura dimezzato le trasfusioni
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