Forse entro i prossimi cinque anni potremo dire addio al terrorizzante sibilo del trapano da dentista e accostarci con maggiore serenità alle tanto temute cure dentali. Almeno così sperano i ricercatori del Leeds Dental Institute che hanno scoperto una proteina in grado di riparare i denti colpiti dalla carie in maniera naturale. Allo stesso modo si potrà porre rimedio ai piccoli buchi che si creano sullo smalto dei denti rendendoli eccessivamente sensibili al caldo e al freddo.
Sempre i medesimi ricercatori hanno poi messo a punto uno speciale colluttorio contenente una molecola che una volta assorbita dai batteri che causano la placca viene poi attivata da una potente luce che ne causa la morte. Il metodo è basato sulla cosiddetta terapia fotodinamica, già impiegata nella cura del cancro, ed è stato pensato per le persone disabili che non possono avvalersi dello spazzolino da denti.