La celiachia è una patologia autoimmune che colpisce l’apparato gastrointestinale e che spesso per essere diagnosticata necessita di un esame invasivo come una biopsia del tessuto intestinale. Dall’Australia arriva la notizia di un test eseguibile in pochi minuti e preciso a soli tre giorni di assunzione di cibi contenenti glutine.
Una buona notizia quindi per coloro che soffrono di questa intolleranza al glutine, una proteina contenuta generalmente nei cereali. I ricercatori del Walter and Eliza Hall Institute hanno spiegato di aver messo a punto un semplice esame del sangue capace di verificare la presenza degli effetti di questa malattia. In molti non comprendono quanto la possibilità di una diagnosi veloce e soft possa essere utile alle persone che si sospetta siano affetta da tale disturbo. Non di rado capita che controlli ed analisi riguardanti la celiachia vengano rimandati dai presunti pazienti perché ritenuti troppo invasivi e soprattutto complicati spesso da prenotare. Come ha spiegato il dottor Jason Tye-Din, uno di coloro che ha messo a punto il test e ne ha condotto la sperimentazione:
Il nostro test può fornire risposte entro le 24 ore e soprattutto limita l’assunzione del glutine da parte del paziente a soli tre giorni, a differenza della biopsia intestinale, che la richiede invece per settimane o mesi.
Come abbiamo accennato sopra, l’unico esame considerato davvero valido in medicina per la diagnosi di celiachia è la biopsia del tessuto intestinale. Essa viene eseguita tramite la gastroscopia condotta in sedazione parziale attraverso un sondino per via orale. Essenzialmente si tratta di verificare se i villi intestinali siano in salute o atrofizzati in modo più o meno grave come la celiachia li porta a divenire. Non diagnosticare la celiachia e non curarla può portare a diverse conseguenze fisiche di cui quella più grave è senza dubbio il tumore all’intestino. Lo studio relativo al test è stato pubblicato sulla rivista di settore Clinical & Experimental Immunology .
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