Cellule pacemaker sono state create in laboratorio da un gruppo di ricercatori statunitensi di stanza presso l’eccellente centro medico Cedars-Sinai Heart Institute di Los Angeles. Da anni scienziati di tutto il mondo sono alla ricerca di una soluzione biologica per sanare un cuore malato. Questo step avvicina il traguardo finale.
Ci sono voluti dieci anni prima di giungere a questo risultato. I ricercatori ammettono che non è la prima volta che si giunge alla creazione di “cellule pacemaker”, ma sottolineando che è senza dubbio l’unica volta che ci si è riusciti in modo semplice, senza ricorrere all’utilizzo di cellule staminali e che soprattutto lo si fa con risultati finali ottimali. Tutto questo è stato possibile grazie all’inserimento, in normali cellule cardiache, di un gene ribattezzato dagli addetti ai lavori Tbx18 in grado di trasformare le suddette in una sorta di pacemaker naturale in grado di regolare il ritmo cardiaco e sistemare le aritmie. La ricerca, coordinata dal dott. Hee Cheol Cho, è stata pubblicata sulla rivista di settore Nature Biotechnology.
Nei precedenti tentativi di creazione di queste particolari cellule cardiache non erano mai state ottenute delle cellule così “simili” a quelle originali. I pacemaker attualmente in uso nella medicina moderna sono dei dispositivi elettronici che vengono impiantati proprio al posto delle cellule che nel nostro cuore rappresentano il nostro pacemaker naturale e che danno le giuste “scosse” elettriche al cuore per farlo battere secondo un ritmo preciso. Su un piano prettamente scientifico i ricercatori in laboratorio hanno inserito il gene all’interno di normali cellule cardiache, trasformandole in cellule pacemaker.
Gli scienziati sostengono che se i risultati verranno confermati in esperimenti successivi, fra qualche tempo sarà possibile passare ad un test clinico sui pazienti, inserendo il gene nelle cellule o creando una sorta di “pacemaker in provetta” da impiantare.
Fonte | Nature Biotechnology
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