Oggi si celebra la Giornata Nazionale contro il Parkinson. Si tratta di una malattia neurodegenerativa che sta colpendo negli anni sempre più persone di età sempre più giovane. Una ricerca avrebbe trovato tra le cause della sua comparsa anche una certa sensibilità di un gene umano ai pesticidi.
Intendiamoci, questi prodotti sono deleteri per la salute e noi, volenti o nolenti ci troviamo spesso sottoposti alla loro azione anche senza accorgercene. Gli scienziati dello Sanford-Burnham Medical Research Institute hanno condotto un esperimento in laboratorio su colture di cellule staminali che indica come una particolare mutazione genetica sia in grado di renderci più sensibili in tal senso e quindi più a rischio di sviluppare la malattia di Parkinson. Lo studio relativo ha trovato pubblicazione sulla rivista di settore Cell. Sottolinea il coordinatore Stuart Lipton, tra i maggiori esperti di questa patologia:
Per la prima volta abbiamo utilizzato cellule staminali umane derivate da pazienti con malattia di Parkinson per dimostrare il legame fra questa malattia e i pesticidi nelle persone con una mutazione genetica specifica.
I risultati hanno infatti rivelato come nei portatori di questo gene “difettoso” l’esposizione ai pesticidi favorisca la produzione di radicali liberi che causano la morte delle cellule nervose produttrici di dopamina, il neurotrasmettitore adibito dal nostro cervello al controllo del movimento e della coordinazione. Non è il primo studio che collega la malattia a questa causa ma è il primo ad aver lavorato, seppure in vitro, su un modello umano e non su quello animale o basandosi esclusivamente su studi epidemiologici.
Ricreando in laboratorio grazie a specifiche colture le cellule nervose necessarie attraverso l’utilizzo di staminali, gli scienziati hanno verificato come esponendo ai pesticidi sia i neuroni “normali”, sia quelli portatori della mutazione, solo le cellule nervose recanti quest’ultima hanno subito delle modificazioni.
La Giornata Nazionale contro il Parkinson serve anche per fare il punto sulla ricerca ed il modo di finanziarla: approfittatene per informarvi a dovere.
Fonte | Cell
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