Mai più mal d’auto con le scosse elettriche? E’ questo il risultato di uno studio condotto dall’Imperial College di Londra focalizzato sulla possibilità di trovare un rimedio ai malanni da spostamento causati dai mezzi di locomozione.
In caso di mal d’auto, mal d’aereo o malanni relativi a spostamenti con altri mezzi dotati o meno di ruote, di solito le persone tendono ad affidarsi a rimedi di tipo farmacologico che per quanto efficaci nella maggior parte dei casi procurano sonnolenza. Per evitare questo effetto collaterale gli scienziati hanno deciso di provare un approccio terapeutico più diretto: quello della stimolazione elettrica di alcune aree del cervello. Ed in particolare quelle che regolano le reazioni del corpo nel momento in cui viene a mancare uno stabile equilibrio visivo.
Quando si soffre di mal d’auto il mal di testa e la nausea sono i primi sintomi che si sperimentano: lo studio inglese punta proprio ad evitare il loro presentarsi. Sebbene il campione utilizzato per la ricerca non sia esteso e sicuramente serviranno maggiori sperimentazioni per confermarne l’efficacia, sembra proprio che delle piccole scariche elettriche, indolori e a bassa tensione, siano in grado di abbattere i sintomi del mal di auto.
Per provare la loro tesi gli scienziati dell’Imperial College hanno messo a punto una sedia appositamente strutturata per ricreare i movimenti tipici dei diversi mezzi di locomozione. Perché le scariche elettriche sono efficaci? Molto semplice: le piccole scosse sono in grado di interferire con i messaggi che l’orecchio, organo che controlla il nostro equilibrio, manda al cervello in quei momenti. Il nostro encefalo viene “confuso” e quindi non risponde al movimento con la nausea e gli altri sintomi. Un po’ come accade con le persone che presentano danni all’orecchio interno.
Mentre in alcune parti della comunità scientifica si mantiene un “salutare scetticismo” in attesa di nuovi trial più ampi, gli studiosi a capo della ricerca si stanno chiedendo quale possa essere l’applicazione materiale più semplice da perseguire tra un dispositivo apposito in grado di erogare le scariche o un’app che consenta allo smartphone di farlo.
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