Il Natale è fonte di gioia, ma anche fonte di tanto stress e patologie inaspettate. Allergie, stress dovuto alle tradizioni ed una sorta di jet lag famigliare dovuto alla vicinanza forzata con i parenti. Proteggere la salute diventa un sforzo costante.
Questo è il lato oscuro del Natale, quello che la maggior parte delle volte viene compensato da rimedi naturali e tanta pazienza ma che ha portato gruppi di scienziati di tutto il mondo a studiare quella che è apparsa essere una vera e propria sindrome. Sia in coloro, come già anticipato, costretti ad un surplus di parenti ma anche in coloro che dovranno per una motivazione o un’altra passare il Natale da soli. A spiegare quali sono i rischi delle feste ci hanno pensato diversi esperti, tra cui Ian Colbeck dell’Università dell’Essex, il quale ha deciso di verificare, tra i diversi parametri, anche l’aumento l’inquinamento indoor registrabile nelle abitazioni a causa dell’intensa attività culinaria. Ed i dati ottenuti sono stati incredibili.
Candele, camini e fuochi in cucina rilascerebbero un numero molto più alto di particelle nocive inquinanti rispetto alla media del resto dell’anno: una situazione paragonabile a quella che si vivrebbe sul ciglio di una strada trafficata per circa 4 ore di fila. Polveri sottili e biossido d’azoto sono le particelle rilevate con più frequenza. Non solo: a rendere miserabile spesso la vita di coloro che festeggiano il Natale vi sono le allergie: c’è la sindrome dell’albero di Natale che scatena reazioni per via della presenza delle muffe (almeno 53 tipi differenti sono stati identificati, N.d.R.) e di pollini, vi sono le intolleranze ai cibi e le intossicazioni alimentari. Anche l’allergia alla polvere non deve essere eliminata dall’equazione: tutta quella accumulatasi in un anno sulle decorazioni natalizie rischia di presentare il conto ai partecipanti alle libagioni, i quali si trovano a respirarla involontariamente. A completare il tutto vi sono le candele profumate ed i deodoranti per gli ambienti che nel complesso potrebbero risultare irritanti sia per gli occhi ed i polmoni.
A completare il tutto arriva quello che è conosciuto come “jet lag famigliare“: viaggi stressanti per raggiungere i parenti e l’ansia sociale tipica dell’incontrare nuovamente parenti dopo tanti mesi apportano malessere psicologico. Visto da questo punto di vista il Natale sembra non essere un granché: per la propria salute, meglio concentrarsi sui suoi lati positivi.
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