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Obesità, si curerà con vaccini e antibiotici?

In un futuro non troppo lontano l’obesità si potrà combattere con antibiotici e vaccini. A sostenerlo è uno studio condotto dal team di scienziati della University of Chicago, pubblicato sulla rivista Nature Immunology. Secondo i ricercatori, infatti, l’aumento di peso non è correlato esclusivamente all’eccesso di calorie, ma anche al delicato equilibrio fra l’azione dei batteri intestinali e il sistema immunitario.

 

L’obesità è un problema sempre più diffuso, e non solo tra gli adulti, ma anche nei bambini e negli adolescenti, tanto da far parlare gli esperti di vera e propria epidemia globale. L’obesità, caratterizzata da un accumulo eccessivo di grasso corporeo, è in genere il frutto di un’alimentazione scorretta e di una vita troppo sedentaria. Il sovrappeso e l’obesità non sono condizioni da sottovalutare, poiché possono essere l’anticamera di gravi patologie quali diabete, malattie cardiovascolari, ipertensione, problemi respiratori, ictus, apnea notturna, ipercolesterolemia, ma anche di alcuni tumori come il cancro dell’endometrio, tumore del colon, ecc.

Secondo i ricercatori dell’Università di Chicago anche i cambiamenti nella flora batterica intestinali possono incidere sull’efficienza della digestione, sia in meglio che in peggio. Gli esperti, così, hanno studiato l’aumento di peso in due gruppi di topolini sottoposti a una dieta ad alto contenuto di grassi. Il primo gruppo era composto da animali normali, mentre il secondo era formato da topolini con un difetto genetico che gli impediva di produrre la limfotossina, una proteina che regola le interazioni fra i batteri dell’intestino e il sistema immunitario.

Il test è durato in tutto 9 settimane, ed è emerso come pur mangiando lo stesso cibo, nei topolini normali il peso fosse aumentato di circa 1/3, con un sostanziale aumento del batterio Erysopelotrichi, già associato all’obesità. Nell’altro gruppo, invece, è emerso come i topolini non fossero ingrassati, il sistema immunitario, infatti, non aveva permesso a questo batterio di potersi sviluppare e diffondere, evitando così l’aumento di peso.

Come hanno concluso gli studiosi:

I nostri risultati suggeriscono che un giorno, agendo tramite vaccini o antibiotici, potremmo regolare la presenza dei batteri intestinali in modo da prevenire le malattie associate con l’obesità.

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