L’utilizzo delle cellule staminali ha da sempre rinfocolato il dibattito non tanto sull’utilità o l’efficacia di questa tecnica, ma sulle questioni morali. Una nuova scoperta effettuata presso l’Istituto McMaster di ricerca sulle cellule staminali e sul cancro della Scuola di Medicina Michael G. DeGroote a Hamilton, nell’Ontario (Canada), potrebbe risolvere questo problema.
Mick Bhatia, capo ricercatore del team che ha effettuato lo studio, ha spiegato sulla rivista Nature che è possibile produrre sangue umano direttamente dalle cellule della pelle. Una scoperta rivoluzionaria che può essere utile per curare tantissime patologie, come ad esempio il cancro, o alleviare i disagi di quei pazienti che hanno bisogno di continue trasfusioni. Il tutto senza mai avere problemi etici.
Il dibattito finora si era concentrato sull’opportunità o meno di utilizzare cellule staminali embrionali, ma gli scienziati canadesi sono riusciti a produrre delle cellule progenitrici del sangue e cellule mature direttamente dalla pelle del paziente. In questo modo il corpo non corre il rischio di rigetto, in quanto la firma genetica è la stessa del sangue del paziente, la produzione è molto più veloce e sicura perché salta una fase, rispetto alla procedura precedente, ed evita che si possano sviluppare cellule tumorali.
Le finalità sono molteplici. Una ad esempio potrebbe essere l’utilizzo in chemioterapia, quando il paziente è costretto a prendersi delle “pause” di diversi mesi per permettere al suo corpo di recuperare. Con questa tecnica le cellule si riprodurrebbero molto velocemente, senza rendere necessario interrompere la terapia. Le trasfusioni di sangue non dovrebbero essere più un grosso problema, dato che se le banche del sangue non sono fornite, la produzione potrebbe avvenire direttamente dal paziente stesso, e gli altri vantaggi sono davvero incalcolabili.
Abbiamo dimostrato che questo funziona con la pelle umana. Sappiamo come funziona e credo si possa anche migliorare il processo. Siamo al lavoro per ricavare altri tipi di cellule dalle staminali della pelle
ha spiegato Bathia, il quale ha però aggiunto che la sperimentazione sull’uomo non avverrà prima del 2012.
[Fonte: Repubblica]