Una nuova ricerca dell’UC Davis Cancer Center mostra che una proteina chiamata Muc4 può essere l’ingrediente fondamentale che consente di cancro al seno di diffondersi ad altri organi e resistere al trattamento terapeutico. Lo studio, pubblicato su Cancer Research, è uno dei primi ad individuare il ruolo del Muc4 nella malattia.
Kermit Carraway, autore dello studio e professore associato di biochimica e medicina molecolare, sapeva che il Muc4 non era sempre presente nei tumori primari del cancro al seno, ma potrebbe essere presente nelle metastasi e nel loro processo di diffusione.
Le morti dovute al cancro al seno sono causate da metastasi, non dal tumore primario. E’ in quel punto che la malattia diventa anche difficile da curare. Noi pensiamo che il Muc4 sia uno dei fattori di rilascio delle cellule del tumore primario e quindi, bloccandolo, si può evitare la morte della paziente.
Il Muc4 fa parte di un gruppo di proteine chiamate mucine, che si trovano comunemente nei fluidi, come lacrime e muco. Esse hanno un ruolo nella protezione delle cellule epiteliali, da cui le cellule del cancro al seno sono derivate. Quando separate dalla loro matrice normale, le cellule epiteliali tendono a morire. Le metastasi nelle cellule del cancro al seno, tuttavia, possono sopravvivere a questo distacco. Poiché le cellule del cancro al seno possono perdere le loro proprietà adesive e crescere ancora, si sospetta che il Muc4 possa consentirgli di lasciare il loro quadro cellulare e viaggiare in siti secondari per sopportare la terapia.
Per suffragare la propria tesi, sono stati condotti due esperimenti. I ricercatori hanno cominciato confrontando le cellule del cancro al seno che avevano Muc4 con quelle nelle quali la produzione del Muc4 era bloccata. I ricercatori hanno quindi esposto entrambi i tipi di cellule alla chemioterapia. La produzione di cellule Muc4 era sopravvissuta.
Si ripete l’esperimento con cellule di carcinoma della mammella e cellule epiteliali che naturalmente non avevano Muc4 ma erano state ideate per ottenerlo. Entrambi i gruppi di cellule evitavano la morte cellulare, resistendo alla chemioterapia.
I nostri risultati ci inducono a credere che il Muc4 sia in grado di distruggere i normali collegamenti tra cellule epiteliali. Abbiamo ora bisogno di affinare la nostra comprensione di questo processo di disgregazione, al fine di trovare il modo di interferire con essa. Attualmente vi sono farmaci che mirano al Muc4, e questa attività contribuirà a progredire nella ricerca.
Se le ipotesi sul Muc4 dovessero risultare corrette, questo potrebbe avere molta rilevanza per altri tumori aggressivi che mostrano proprietà simili come quelli al pancreas e al polmone, e nell’individuazione di una nuova terapia.
[Fonte: Sciencedaily]