Potenziali nuovi farmaci contro la sclerosi laterale amiotrofica grazie alla scoperta del meccanismo che porta alla morte cellulare i neuroni. Ad annunciarlo gli scienziati dell’University of North Carolina School of Medicine.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista di settore Pnas, Proceedings of the National Academy of Sciences. Gli esperti sono concordi nel considerare questa scoperta un punto di svolta per sviluppare dei medicinali in grado di combattere la sclerosi laterale amiotrofica e fermare per lo meno la progressione della malattia.
La proteina individuata dai ricercatori statunitensi è capace di formare dei grumi che attaccano, portandoli alla morte, i neuroni del movimento. E tali grumi di proteine neuronali hanno un ruolo chiave riconosciuto nel manifestarsi della SLA: per la prima volta è stato possibile dimostrare come gli stessi siano effettivamente tossici per le cellule.
Non dobbiamo dimenticare che per quanto la ricerca sia al lavoro su questa patologia, la SLA rimane comunque una malattia priva di una cura efficace e che i pazienti che ne sono affetti sono destinati a sopperire alla perdita di movimento fino alla paralisi completa pur mantenendo una completa lucidità di pensiero. Commenta il coordinatore dello studio, il prof. Nikolay Dokholyan:
Uno dei più grandi enigmi dell’assistenza sanitaria è come affrontare le malattie neurodegenerative: a differenza di molti tipi di cancro e di altre patologie, al momento non abbiamo armi in grado di ostacolarle. Questo studio è un grande passo avanti, perché mette in luce l’origine della morte del motoneurone e potrebbe essere molto importante per la scoperta di nuovi farmaci.
Quello che hanno intenzione di fare ora gli scienziati è di comprendere più a fondo come sia composto il “collante” di questi grumi proteici, al fine di mettere a punto farmaci specifici in grado di rompere o evitare del tutto questi legami. Non bisogna sottovalutare l’importanza di questo studio: maggiori sono i dettagli che si comprendono di una malattia neurodegenerativa come la sclerosi laterale amiotrofica, maggiori saranno le possibilità di trasportare ed applicare le conoscenze ottenute ad altre patologie simili.
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