La capacità di alcuni batteri di sviluppare una resistenza quasi imbattibile ai più comuni antibiotici è ormai uno dei casi della medicina più conosciuti. Per questo motivo i ricercatori di tutto il mondo stanno focalizzando i propri sforzi per trovare delle alternative valide a queste sostanze, in modo tale da sviluppare nuovi e più efficaci farmaci. Tra le sostanze funzionanti contro lo stafilococco aureo è stato riscontrato l’olio essenziale di arancio.
Quando una terapia, per uno specifico agente patogeno non risulta più adeguata è necessario trovare nuove strade di cura. La ricerca focalizza i suoi sforzi quasi sempre sulla medicina naturale, prendendo in considerazione spesso le sostanze che erano in via di sviluppo prima della scoperta degli antibiotici e la loro relativa sintetizzazione. L’importante è riuscire a trovare dei rimedi il più possibile privi di effetti collaterali che diano comunque modo di combattere le infezioni. Per ciò che riguarda lo stafilococco aureo, gli scienziati dell’Università dell’Arkansas e del Maryland, hanno purtroppo riscontrato una sua resistenza alla meticillina ed alla vancomicina, due antibiotici utilizzati di sovente nella cura della pelle e dei tessuti molli ma al contempo una sua totale resa davanti alle gocce di olio essenziale di arancio.
Nel corso della sperimentazione i ricercatori hanno preso diversi ceppi dello stafilococco aureo, resistenti ai due antibiotici sopracitati e li hanno uniti ad alcune cellule epiteliali coltivate in vitro. Ad alcune di loro è stato “vaporizzato” dell’olio essenziale di arancio, ad altre, chiamate a funzionare come gruppo di controllo, non è stato somministrato nessun tipo di sostanza riconducibile all’agrume.
I risultati di questa analisi, pubblicati sulla rivista di settore BMC Complementary and Alternative Medicine hanno mostrato come questa sostanza di natura vegetale sia in grado di inibire entrambi i ceppi dei batteri di stafilococco. E tutto questo senza nessun effetto citotossico (in vitro, N.d.R.) sulle cellule della pelle. Secondo gli scienziati bisognerebbe approfondire ulteriormente il meccanismo di efficacia dell’olio essenziale di arancio sul batteri, in modo tale da poter collaborare in futuro ad una possibile applicazione medica.
Fonte | BMC Complementary and Alternative Medicine
Photo Credit | Thinkstock