Mangiare cibi molto grassi e tuttavia non sviluppare disturbi cardiovascolatori.
Sembra impossibile, eppure è il paradosso dello stile di vita Masai, popolo nilotico che vive sugli altipiani tra Kenya e Tanzania.
Gli scienziati si sono da sempre interrogati su come fosse possibile sostenere un regime alimentare ad alto contenuto di lipidi senza alcuna conseguenza sulla salute.
Sembra impossibile, eppure è il paradosso dello stile di vita Masai, popolo nilotico che vive sugli altipiani tra Kenya e Tanzania.
Gli scienziati si sono da sempre interrogati su come fosse possibile sostenere un regime alimentare ad alto contenuto di lipidi senza alcuna conseguenza sulla salute.
Ebbene, una recente ricerca ha svelato l’arcano: il segreto dei Masai è camminare molto.
E’ quanto hanno scoperto gli studiosi del Karolinska Institutet in Svezia, coordinati dalla dottoressa Julia Mbalilaki, in collaborazione con i colleghi di Norvegia e Tanzania.
E’ quanto hanno scoperto gli studiosi del Karolinska Institutet in Svezia, coordinati dalla dottoressa Julia Mbalilaki, in collaborazione con i colleghi di Norvegia e Tanzania.
Esiste una comprovata relazione tra il consumo eccessivo e frequente di grassi animali e l’insorgenza di malattie cardiovascolari.
I Masai, la cui alimentazione è proprio basata sui grassi di origine animale e povera di carboidrati, sono tuttavia affetti raramente da disturbi di questo tipo.
Questa anomalia, nota da circa quaranta anni, è stata sinora spiegata dagli studiosi attribuendo al popolo nomade del Kenya una sorta di immunità dalle patologie cardiovascolari.
I Masai, la cui alimentazione è proprio basata sui grassi di origine animale e povera di carboidrati, sono tuttavia affetti raramente da disturbi di questo tipo.
Questa anomalia, nota da circa quaranta anni, è stata sinora spiegata dagli studiosi attribuendo al popolo nomade del Kenya una sorta di immunità dalle patologie cardiovascolari.
In verità, come evidenziato da questo nuovo studio, i Masai non sono affatto immuni da questi rischi e la protezione dalle malattie deriva dal loro stile di vita attivo.
Certamente, non si può dire che un popolo nomade possa essere pigro e sedentario e che la scarsa attività fisica sia responsabile di molti acciacchi dell’uomo moderno è un dato risaputo.
Certamente, non si può dire che un popolo nomade possa essere pigro e sedentario e che la scarsa attività fisica sia responsabile di molti acciacchi dell’uomo moderno è un dato risaputo.
Camminare molto fa bene e i benefici sono così elevati da superare anche i danni derivanti da una dieta ricca di grassi.
Gli studiosi hanno analizzato 985 individui, sia uomini che donne, residenti in Tanzania.
Una parte, 130, apparteneva al popolo Masai, 371 erano invece agricoltori e 484 abitavano nelle città.
Gli esami del sangue e i check-up dei nomadi denotavano uno stato di salute ottimale: colesterolo nella norma, valori al di sotto di ogni rischio, decisamente migliori degli altri gruppi analizzati.
L’insorgenza di malattie cardiovascolari nei Masai era un fatto raro, così come il sovrappeso.
Gli studiosi hanno analizzato 985 individui, sia uomini che donne, residenti in Tanzania.
Una parte, 130, apparteneva al popolo Masai, 371 erano invece agricoltori e 484 abitavano nelle città.
Gli esami del sangue e i check-up dei nomadi denotavano uno stato di salute ottimale: colesterolo nella norma, valori al di sotto di ogni rischio, decisamente migliori degli altri gruppi analizzati.
L’insorgenza di malattie cardiovascolari nei Masai era un fatto raro, così come il sovrappeso.
La popolazione del Kenya spende circa 2500 chilocalorie grazie ai chilometri percorsi ogni giorno a piedi.
Per ottenere lo stesso stato di salute Masai, i ricercatori suggeriscono a noi Occidentali di camminare per 20 chilometri al giorno.
Dopodichè neanche i grassi saranno più un problema. Sembra facile ma frigorifero-divano, divano-frigorifero è un percorso troppo breve: ce ne vorrà prima di arrivare a venti chilometri. Buona fortuna!
Per ottenere lo stesso stato di salute Masai, i ricercatori suggeriscono a noi Occidentali di camminare per 20 chilometri al giorno.
Dopodichè neanche i grassi saranno più un problema. Sembra facile ma frigorifero-divano, divano-frigorifero è un percorso troppo breve: ce ne vorrà prima di arrivare a venti chilometri. Buona fortuna!