La variante delta del Covid-19 porta a raddoppiare il rischio di ricovero nelle persone non vaccinate: è il risultato di uno studio condotto da un gruppo di ricercatori inglesi sulla capacità patogena di questa specifica variante, senza tenere conto appositamente dalla sua contagiosità, tra le altre cose risultata maggiore rispetto alle altre.
Più a rischio persone non vaccinate
Quello che ci si è chiesto è se la variante delta, oltre a essere molto contagiosa come già comprovato, sia anche più pericolosa rispetto alle altre varianti di Covid-19 presenti tra la popolazione: i risultati della ricerca dedicata sono stati pubblicati sulla rivista di settore The Lancet e come ci si aspettava in base ai numeri registrati in tutto il mondo, la variante delta ha mostrato di portare a un tasso di ospedalizzazione pari al doppio rispetto alla variante alfa. Le persone vaccinate, come già anticipato, sono però ben protette rispetto a quelle non vaccinate.
Lo studio è stato condotto dagli scienziati della Public Health England e dell’Università di Cambridge ed è considerato uno tra i più sistematici e affidabili sul tema. La squadra ha analizzato più di 40 mila casi di affezione dal virus confermati da sequenziamento e avvenuti in Inghilterra dal 29 marzo al 23 maggio 2021 ed è stato possibile riscontrare come la necessità di ricovero o di raggiungere il pronto soccorso per delle cure sia stato fino a 1,5 volte più alta con la variante delta rispetto alla variante alfa del coronavirus. La maggior parte delle persone del campione, la cui età media era pari a 31 anni, non era vaccinata: solo il 2% aveva completato il ciclo vaccinale e il 26% aveva solo la prima dose.
Vaccino protegge dalla malattia ma meno dalla contagiosità
I risultati dello studio hanno mostrato che il rischio di ospedalizzazione era decisamente più alto negli individui non vaccinati o parzialmente vaccinati. Secondo gli esperti questa ricerca potrebbe essere di aiuto per spiegare il perché i ricoveri negli Stati Uniti siano più di 100 mila in questa ondata causata dalla variante delta rispetto alla terza della variante classica e perché vi siano più bambini ricoverati.
E’ importante sottolineare come la variante delta del coronavirus di solito induca una carica virale mille volte più alta di quella che causava la variante alfa: essa è in grado di creare danni polmonari ingenti ma viene bloccata dal vaccino, grazie agli anticorpi che vengono indotti dall’immunizzazione e che agiscono nell’immediato nei polmoni ma prendono più tempo per dare protezione per ciò che concerne le vie aeree di naso e bocca. Dando quindi una protezione ottimale nei confronti della malattia ma meno per ciò che concerne la contagiosità.