Donazioni del sangue, senza di loro non si potrebbero affrontare operazioni chirurgiche e diverse altre patologie come la leucemia e gravi anemie. Vi è uno specifico protocollo da eseguire al fine di essere considerati abili alla donazione e sono diverse le condizioni che devono essere soddisfatte.
Età, malattie pregresse, eventuali tatuaggi, sono tutti elementi importanti dei quali tenere conto. Il regolamento vigente dietro le donazioni di sangue attualmente è molto preciso, anche per ciò che riguarda possibili contatti del donatore con malattie epidemiche all’estero.
Un episodio avvenuto in Italia lo scorso mese ci ha fatto riflettere. E’ stata infatti rilevata la positività al virus di un anziano di Vicenza colpito da encefalite. Tutto ciò ha portato ad una temporanea sospensione delle donazioni di sangue nella provincia. Va ricordato che l’encefalite è una patologia che colpisce raramente e solo individui che presentano un sistema immunitario già compromesso.
Il virus del Nilo, portato qui in Italia e nel resto del mondo dalla zanzara appartenente alla famiglia Culex, non rappresenta un pericolo epidemico per il nostro paese, ma è l’esempio adatto, a causa delle sue conseguenze, a spiegare perché, sebbene molto accurati, in alcuni casi le donazioni di sangue devono essere sottoposte a maggiori controlli.
Per precauzione le donazioni nel vicentino, in questa occasione, sono state annullate per un mese. Già nel 2008, si erano verificati dei casi di contagio di virus del Nilo, e a tal scopo, data la pericolosità del virus, erano state fermate le donazioni volontarie di sangue, poiché l’eventuale presenza dello stesso nelle sacche da trasfondere avrebbe potuto avere conseguenze letali per coloro che le avessero ricevute.
Il contagio infatti non avviene da uomo a uomo, a meno che non vi sia uno scambio ematico, ed è dipendente, in natura, da un esclusivo contagio animale-uomo, attraverso la puntura di zanzare infette. I controlli in zona, ed conseguente blocco delle donazioni del sangue , anche in questo caso, sono serviti ad evitare il propagarsi del virus.
Il virus del Nilo, quasi sempre non è né pericoloso, né aggressivo. Tale eventualità si presenta solo nello 0,4% dei casi, in persone caratterizzate da difese immunitarie basse e può arrivare ad innescare complicazioni di tipo grave, che possono, in casi estremi, rivelarsi letali. Maggiori controlli sul sangue relativi a malattie non comuni nel nostro paese, non possono far altro che accrescere la sicurezza del materiale ematico ed abbattere qualsiasi rischio per un eventuale ricevente.