Il diabete giovanile è una piaga che mina pesantemente la qualità della vita di un numero sempre maggiore di bambini. Pensate che solo negli Stati Uniti si contano 13.000 nuovi casi ogni anno, ma è un po’ il dramma e la nuova epidemia di tutti i Paesi occidentali, inclusa l’Italia. Nel diabete di tipo 1 il sistema immunitario del paziente è attivato per distruggere lentamente le cellule beta che producono insulina nel pancreas. Le persone che ne sono affette devono sottoporsi a terapia insulinica per tutta la vita.
La ricerca si interroga da tempo sulle cause scatenanti l’insorgenza della malattia ed alle ipotesi già formulate in precedenza, e dopo aver ormai accertato la predisposizione genetica, ora va ad aggiungersi un altro tassello ai fattori di rischio composto da un recente studio effettuato da un’équipe di ricercatori italiani.
Si tratta dell’associazione individuata dagli esperti tra l’infezione da enterovirus e la diagnosi di diabete di tipo 1 nei bambini.
I risultati della ricerca sono stati presentati nell’ambito del meeting dell’American Society for Microbiology, svoltosi in questi giorni a San Diego, in California.
Antonio Toniolo, uno degli autori dello studio, afferente all’Università degli Studi dell’Insubria e all’Ospedale di Circolo di Varese, spiega che l’infezione da enterovirus può essere ricondotta alle fasi iniziali della malattia. Ovvero nei bambini che si ammalavano di diabete veniva riscontrata la presenza nel sangue di infettività da enterovirus e del genoma dell’enterovirus nell’83% dei casi rispetto ad un 7% dei soggetti sani.
Toniolo e i suoi colleghi hanno testato il sangue di 112 bambini di età compresa tra i 2 e i 16 anni, al momento della diagnosi dell’enterovirus. Tutti i bambini sono stati pazienti presso l’Unità di Endocrinologia Pediatrica di Varese e Pisa.
Se questi risultati venissero confermati anche dai dati raccolti in altre aree geografiche, si potrebbe pensare ad una diagnosi precoce dell’enterovirus come mezzo per individuare fattori di rischio del diabete di tipo 1.
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[Fonte: “Viral infection linked to juvenile diabetes”, American Society for Microbiology]