Google flu trends è un innovativo strumento dei Google Labs, per ora disponibile solo negli Stati Uniti, messo a disposizione dal rinomato motore di ricerca per conoscere in anticipo le zone colpite dall’ondata del virus influenzale, sulla base delle ricerche degli utenti in rete di parole chiave relative all’influenza stessa.
Cliccando sul flu tracker (l’indicatore dell’influenza), sarà possibile osservare l’incremento nella digitazione di key words come termometro, sindrome influenzale, raffreddore.
Molte le perplessità e se vogliamo anche l’indignazione sollevate dai tradizionali sistemi di mappatura geografica dell’influenza, basati sui dati certi diffusi dai medici ambulatoriali sulla percentuale di casi registrati nella zona di competenza. Tuttavia, ci sono prove indiscusse che questo metodo non sia poi così inattendibile.
Basti riflettere sulla semplicità alla base del suo funzionamento. Flu trends permette infatti di sapere quante persone stanno cliccando parole chiave relative al virus dell’influenza, come ad esempio “febbre alta“, in un’area geografica ben delimitata in un preciso momento.
Grazie a questo metodo, dalla registrazione del grado di interesse verso la sindrome influenzale da parte degli utenti della rete, si può intuire facilmente se quella zona è effettivamente interessata dal fenomeno patologico, con quale grado di frequenza ed intensità abbia colpito, in quali particolari periodi e quali e dove siano esattamente i picchi rilevati.
A colpire sono proprio le potenzialità della mappa influenzale tracciata da Google che, lavorando solo ed esclusivamente su dati reali, si arroga la capacità di prevenire l’arrivo del virus influenzale addirittura con dieci giorni di anticipo rispetto a strutture specializzate, primi tra tutti i Centers for Diseases Control and Prevention (Cdc) americani. Malgrado i dubbi sull’attendibilità dei risultati restino, soprattutto quelli rinfocolati dai centri di raccolta dati tradizionali, l’innovativo strumento di Google ha ottenuto un posto d’onore tra i metodi utilizzati da autorità statali e federali per prevenire la diffusione del virus e studiare in anticipo la mappa dei picchi d’influenza.
[via: Ansa]