Perché vaccinarsi contro la meningite è importante? Fermo restando che ognuno può avere le proprie convinzioni in materia, cerchiamo di rispondere a questa domanda pensando alla patologia ed agli strumenti che abbiamo per combatterla.
Sotto il nome di meningite si raccolgono le infezioni che colpiscono le membrane di protezione del nostro sistema nervoso centrale, formato dal cervello e dal midollo spinale. Esse possono essere di tipo virale e batterico con sintomi, prognosi e terapie differenti. Le meningiti virali, oltre ad essere le più diffuse sono quelle più facili da curare, con prognosi di solito molto più fauste. Difficilmente possono apportare al nostro organismo danni molto importanti come accade con quelle di tipologia batterica. Vediamo perché è consigliato vaccinarsi contro questa malattia.
Le meningite batteriche possono essere causa di mortalità
Come anticipato, le meningiti di tipo batterico sono più pericolose di quelle virali. I virus che causano questa infezione sono principalmente lo Streptococcus pneumoniae o pneumococco, il Neisseria meningitidis o meningococco e l’HIB. Anche l’Escherichia Coli e lo stafilococco possono dare vita a questa patologia. I sintomi ed il decorso della malattia sono legati al tipo di agente patogeno che colpisce l’organismo. Non dobbiamo mai dimenticare che vi è una mortalità del 10% derivante da meningiti batteriche.
Si possono evitare disabilità importanti
La meningite di tipo batterico, anche se curata, può recare con sé delle disabilità importanti come la sordità (che colpisce il 30% delle persone colpite dalla malattia, N.d.R.), abbassamenti sensibili della vista, ma anche epilessia, problemi motori e gravi disturbi neurologici.
Quali vaccini sono disponibili?
Al momento le vaccinazioni disponibili, in modalità e periodi diversi della vita dell’essere umano, sono quelli contro la meningite da HIB, contenuta nella vaccinazione esavalente che i bambini ricevono con 3 dosi al 3°, 5° e 12° mese di vita. Si tratta di un tipo di meningite che colpisce in particolare in età infantile e nel nostro paese non viene più somministrato superato il primo anno.
Anche per le forme di meningite derivanti da pneumococco è disponibile un vaccino 13-valente che copre la persona contro quasi tutti i sierotipi di questa malattia. Segue lo stesso schema di somministrazione del precedente, e può essere richiamato. Sebbene siano solo 13 su 90 i sierotipi coinvolti nella vaccinazione, essi sono quelli più virulenti.
Purtroppo per la meningite meningococcica la questione è più annosa. Questo perché la maggior parte dei vaccini ha combinazione differenti e vengono somministrati in base alle aree geografiche. Sono stati quindi messi a punto dagli scienziati dei vaccini relativi ai 5 gruppi patogeni più pericolosi: A, B, C, Y e W135. L’Italia è interessata da infezioni del sierotipo B per il quale, è stato messo a punto un vaccino che una volta approvato definitivamente per il commercio sarà in grado di proteggere in modo efficace dall’infezione.
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