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Calciatori, ricchi ma depressi


Calciatori ricchi ma depressi: sembra quasi una eresia, perché molto spesso si pensa che essere famosi e pieni di soldi sia il viatico migliore verso una vita piena e felice ma non è sempre così e il recente suicidio di Andreas Biermann, calciatore tedesco di appena trentantré anni che si è tolto la vita dopo anni a combattere contro quello che spesso viene definito male oscuro, ne è l’esempio più lampante.

La ricchezza non è tutto, insomma e, anche se può sembrare strano, calciatori e depressione possono andare di pari passo. Uno dei primi in Italia ad ammettere di avere passato anni bui nonostante la fama e i soldi è stato il portiere dell’Italia e della Juventus, Gigi Buffon, che ha raccontato di quanto sia stata difficile per lui la risalita: troppo buio quel tunnel in cui il bianconero si era perso. Le dichiarazioni di Gigi Buffon ai tempi hanno fatto parecchio discutere e hanno anche trovato le pronte critiche di coloro che hanno puntato il dito contro il portiere della Nazionale, come se quasi non fosse nella posizione di poter soffrire di quel male così oscuro che attanaglia spesso le persone senza motivazioni ben precise. Ma questa malattia, perché di vera e propria malattia si tratta, è più frequente del previsto tra i calciatori. A intervenire sulla questione è lo psichiatra Michele Cucchi, Direttore Sanitario del Centro Medico Santagostino di Milano, che partendo dal suicidio di Andreas Biermann, trova numerose affinità tra la vita quotidiana di ciascun individuo e lo sport agonistico:

La depressione a volte è proprio come una partita di calcio: nonostante l’impegno e la dedizione, anche se svolgiamo il nostro compito nel modo migliore e con buone intenzioni, a volte non si riesce proprio a vincere e superare le difficoltà che la vita ci presenta. Purtroppo esiste una dimensione imponderabile nella trasformazione dell’animo umano di una persona che entra in un episodio depressivo e nulla o nessuno può capire e capisce fino in fondo

Insomma la depressione può colpire i calciatori in percentuali molto elevate e per motivi ben precisi: strano ma vero…