Il cervello delle donne è più attivo di quello degli uomini. Ma riesce a riposare meno. A queste conclusioni è giunta scientificamente la ricercatrice canadese Adrianna Mendrek, del Dipartimento di psichiatria dell’università di Montreal, scegliendo il quotidiano francese “Le Figaro” come finestra pubblica per diffondere la sua rivelazione.
Una scoperta nata per caso, mentre la ricercatrice, specializzata nello studio della schizofrenia stava esaminando i risultati diagnostici di un gruppo di pazienti affetti da tale patologia, per confrontare la loro attività cerebrale in stato di riposo e di attività.
Quarantadue tra donne e uomini affetti da schizofrenia compresi tra i 25 e i 45 anni dovevano portare a termine diversi esercizi. La loro attività cerebrale è stata misurata tramite risonanza magnetica sia mentre erano impegnati negli esercizi, sia mentre erano a riposo. Ed è stato evidenziato come mentre il cervello maschile era in completo relax, quello delle donne era impegnato a pensare alle esercitazioni future.
Uno studio che, sebbene faccia sorridere pensando a tutte le volte che si è detto che il cervello delle donne riposi di meno di quello degli uomini, mette il punto a livello scientifico sulle attività cerebrali dei due sessi, dimostrando come, sebbene si parli di livelli di lavoro perché il cervello come organo interno è in perenne attività, quello maschile sia in grado di riposare più di quello femminile. Utilizzando termini scientificamente appropriati, a riposo, l’attività neuronale del cervello chiamata “rete di default” è maggiore nelle donne che negli uomini.
Per dirla con le parole della ricercatrice:
In realtà, tutti i cervelli sono sempre attivi. E’ una questione di grado, ma possiamo dire che il cervello maschile si riposa più e meglio di quello delle donne.
E sulle possibili cause:
Non siamo ancora in grado di dire quanto è responsabile la pressione sociale e quali sono gli ormoni in questa differenza biologica. Nella nostra società attuale, le donne sono costantemente preoccupate per molteplici fattori e devono gestire più cose rispetto agli uomini, quindi questo risultato non è sorprendente.
Per ottenere una convalida sicura della scoperta, la dott.ssa Adrianna Mendrek sottolinea l’importanza di un test similare eseguito su persone sane.