Curare il mal di testa attraverso l’effetto placebo. Stando agli ultimi risultati degli studi condotti nell’ambito della cura per le cefalee questo traguardo potrebbe non essere poi così lontano come si pensa. Ovviamente si tratta di considerazioni nate e sviluppatesi attorno alle reazioni dei gruppi di controllo coinvolti negli studio ad essi relativi.
Da qui è nata la necessità di capirne di più e tentare di trovare una spiegazione delle “guarigioni” dal dolore delle persone che non assumevano farmaci. Un team tedesco ci si è dedicato: i risultati del suo studio saranno pubblicati nel prossimo numero della rivista Manipulative and Physiological Therapeutics.
I numeri relativi alle persone che registravano miglioramenti della patologia senza un vero approccio farmacologico erano troppo alti per non prenderli in considerazione. E l’interesse che negli ultimi tempi sembra aver suscitato l’effetto placebo ha fatto il resto. I risultati della ricerca tedesca dimostrano come il placebo agisca in molti casi quasi come un vero e proprio farmaco
I trattamenti di questa tipologia si sono infatti rivelati almeno 2,5 volte più efficaci nel curare il mal di testa rispetto alle normali terapie non farmacologiche come il rilassamento ed il cambiamento di stili di vita. Non solo, sono apparsi efficaci, dati alla mano, nel 36% dei casi, soprattutto in fase di attacco acuto di cefalea. Il trattamento immediato ha dato buoni risultati nel 39,6% delle persone, con un calo al 32,8% in caso di trattamento preventivo.
Si tratta di una scoperta davvero interessante, specialmente se vista dall’ottica della necessità di prevenire l’abuso di farmaci, dato che lo stesso spesso porta allo sviluppo di effetti collaterali di una certa gravità. Un esempio calzante? L’utilizzo di fans, dei farmaci antinfiammatori non steroidei. Lo studio da una prima dimostrazione di come il mal di testa possa passare attraverso la “convinzione” del paziente che lo stesso passi.
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Fonte: La Stampa