Sono milioni le persone che consumano cocaina in tutto il mondo, e purtroppo secondo recenti studi, sono in continuo aumento. Lo si fa per i suoi temporanei effetti di euforia, ma spesso ci si dimentica che la dipendenza da cocaina può causare gravi problemi biologici e comportamentali, molto difficili da superare.
Ora, i ricercatori dell’Università del Missouri Ashwin Mohan e Sandeep Pendyam, studenti di dottorato presso il Dipartimento di Ingegneria Elettrica e Informatica, stanno utilizzando modelli computazionali per lo studio di come le sostanze chimiche agiscono sul cervello, nei meccanismi sinaptici, nelle connessioni tra i neuroni, come reagiscono alla dipendenza dalla cocaina e ciò che questo potrebbe significa per le terapie future. Spiega Pendyam che:
Con la dipendenza dalla cocaina, i tossicodipendenti non sentono il bisogno di ribellarsi, perché vi è una forte connessione nel cervello nel processo decisionale esattamente nel centro del piacere, che coinvolge il meccanismo del premio.
Il glutammato è la sostanza chimica più importante presente nelle connessioni sinaptiche nel cervello: l’esatto importo determina l’attività di queste connessioni. Utilizzando il modello computazionale, i ricercatori MU hanno scoperto che nel cervello di un tossicodipendente il glutammato eccessivamente prodotto nel centro del piacere rende i meccanismi del cervello in grado di autoregolarsi e crea danni permanenti, rendendo la dipendenza dalla cocaina una malattia che è più di un semplice cambiamento comportamentale.
Il nostro modello ha mostrato che i trasportatori del glutammato, delle proteine presenti intorno a questi collegamenti che rimuovono il glutammato, funzionano quasi il 40% in meno dopo l’uso cronico di cocaina. Questo danno è di lunga durata, e non vi è alcun modo per il cervello di autoregolarsi. Così, la struttura del cervello, in questo contesto cambia effettivamente nei cocainomani.
ha aggiunto Mohan. I ricercatori hanno scoperto che i parametri del cervello che attivano il centro del piacere potrebbero essere sottoposti a modifiche, al fine di far guarire i tossicodipendenti. Questa previsione è stata confermata sulla base di studi sperimentali su modelli animali svolti dal laboratorio Kalivas.
L’obiettivo a lungo termine della nostra ricerca è quello di scoprire come alcuni farmaci possono riabilitare i meccanismi fondamentali del cervello di un tossicodipendente.
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista Neuroscience.
[Fonte: Sciencedaily]