Anche quest’anno torna “Run for Parkinson’s“: l’appuntamento è per il prossimo 17 aprile in compagnia di un testimonial d’eccezione come Rosaria Renna di RDS. Si tratta di un’occasione importante, ancora una volta, per fare la differenza nella lotta contro la malattia.
Saranno coinvolte 27 città nella sola Italia ed in numeri dello scorso anno parlano chiaro: circa 50 mila persone sono scese in strada per sensibilizzare la popolazione nei confronti di una malattia che continua a mietere vittime lentamente. E’ di queste ore la notizia di un aggravamento delle condizioni di Micheal J. Fox: l’attore ricevette la diagnosi di Parkinson e non ha mai smesso di lottare, favorendo la ricerca contro la patologia grazie ad una Fondazione scientifica dedicata. Il prossimo 11 aprile si celebrerà la Giornata Mondiale contro il Parkinson ed il 17 la marcia porterà tutti i suoi colori in Italia, aiutando ad informare ed a raccogliere fondi. Percorrendo anche una parte dei percorsi previsti si potrà condividere la propria testimonianza da malato e da caregiver, dando modo a tutti di toccare con mano il vero significato di questa malattia.
E’ importante ricordare che quando il Parkinson entra nella vita di una persona, è destinato a modificare in modo netto con il tempo sia la vita di chi ne è affetto, sia di riflesso quella dei suoi famigliari. L’esistenza diventa davvero come una corsa ad ostacoli che può risultare più leggera se si ha il supporto delle istituzioni o di altre persone. E’ da questo concetto che è nato “Run for Parkinson’s”. Come spiega Claudia Milani, Presidente di Italia Run4Parkinson’s Italia:
Corriamo perché questa malattia corre e vorrebbe farci smettere di correre. Questo evento è quindi la testimonianza innanzitutto della nostra forza di volontà, nei confronti di una malattia che non può e non deve impedirci di vivere una vita piena, attiva e felice. Il secondo obiettivo è quello di mantenere forte l’attenzione sulla malattia: è vero che oggi la ricerca ha già fatto molto per tenere sotto controllo il Parkinson, ma ancora molto si deve fare per individuare una vera e propria cura definitiva per sconfiggerne la progressione o la comparsa. La ricerca corre ma il parkinson corre di più.
Photo Credit | Run for Parkinson’s