L’Europa ha dato un primo via libera al Copaxone 40 mg/ml per il trattamento della sclerosi multipla nelle sue forme recidivanti grazie al parere delle Agenzie del Farmaco di diversi stati membri.
La soluzione considerata positivamente è quella di glatiramer acetato in somministrazioni di 40ma/ml per tre volte a settimana. Si tratta di un farmaco che ancora non è stato autorizzato per la commercializzazione nazionale ma che è previsto che la ottenga in tempo brevi. Le persone affette da sclerosi multipla potranno in questo modo, una volta approvato definitivamente, limitare le somministrazioni sottocutanee rispetto alla precedente formulazione di Copaxone 20 mg/ml. Pur abbassandosi il numero delle inoculazioni, gli studi clinici eseguiti hanno mostrato l’intoccabilità dei benefici archiviati. Commentano gli scienziati:
Siamo felici di avere l’opportunità di rendere disponibile Copaxone 40 mg/ml ai pazienti con SMR in Europa. Il farmaco, somministrato tre volte a settimana, sarà disponibile in Europa entro il primo trimestre del 2015 con i primi lanci previsti in Germania, Paesi Bassi e Danimarca. Prevediamo di immettere il prodotto sul mercato negli altri Paesi UE nell’arco del 2015. Siamo davvero orgogliosi di poter offrire ai pazienti europei l’opzione di questa nuova formulazione per tre volte a settimana, che crediamo possa dare a pazienti e medici la flessibilità di scegliere il regime posologico che è più adatto a loro.
Nel corso dei trail eseguiti è stato verificato come la formulazione sia stata in grado di abbassare in modo significativo le recidive di sclerosi multipla a 12 mesi e la forza dei sintomi, dimostrando un’ampia tollerabilità e sicurezza. Gli effetti collaterali piùcomuni del farmaco sono gonfiore, arrossamento, prurito e piccoli noduli sul punto dell’iniezione.
Ricordiamo che la sclerosi multipla è una malattia neurodegenerativa che crea lesioni a carico del sistema nervoso centrale causando la perdita di mielina in più aree dello stesso. Esse vengono chiamate placche: in Italia sono circa 72.000 persone ad essere affette da questa malattia.
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