Troppo magri a 50 anni? Sappiate che il rischio di sviluppare la demenza senile, per voi, è più alto: ad affermarlo sono alcuni studiosi della London School of Hygiene and Tropical Medicine di Londra che per lungo tempo hanno lavorato sulla correlazione tra peso corporeo e possibilità di sviluppare malattie legate al declino cognitivo in età avanzata. E i risultati parlerebbero chiaro: le persone obese correrebbero pericoli inferiori di ammalarsi di demenza senile rispetto a quelle troppo magre.
Una ricerca innovativa, quindi, che andrebbe a puntare il dito contro tutti coloro che fino ad oggi avevano individuato nell’obesità una delle cause principali della demenza senile. Sarebbe tutto il contrario, insomma, perché a provocare i primi segnali di cedimento a livello cognitivo sarebbe un eccessivo sottopeso, soprattutto a cavallo dei 50 anni.
Gli autori dello studio hanno monitorato le condizioni di salute di 1.958.191 persone, con età intorno ai 55 anni, tra il 1992 e il 2007. E nel periodo studiato, 45.507 persone hanno sviluppato una forma di demenza. Si è allora cercato di capire quali fossero gli aspetti comuni tra i soggetti malati arrivando così a individuare nell’essere stati troppo magri la causa scatenante. Quanto più basso era il peso corporeo a cavallo dei 50 anni e tanto maggiore risultava il rischio di demenza, con incidenza del 34%, quindi anche un valore piuttosto alto. Per contro, chi aveva qualche chilo in più riduceva il rischio di demenza senile del 29%.
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Insomma i risultati dello studio condotto dai ricercatori inglesi dimostrerebbe che un peso troppo basso aumenta il rischio di declino cognitivo mentre qualche chilo in più riduce i rischi. Il motivo? Non se lo sa spiegare nemmeno Nawab Qizilbash, che ha guidato la ricerca e che si dichiara anche lui sorpreso da quanto scoperto:
Non siamo in grado di trovare una spiegazione, abbiamo ottenuto questi risultati, che smentiscono tutti gli studi precedenti
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