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Il benessere degli occhi: collirio ed impacchi naturali

Sono tanti i rimedi naturali utili per proteggere adeguatamente l’organo della vista. Piante, erbe e preparati omeopatici che ci aiutano a mantenere in salute e belli i nostri occhi.
I preparati fitoterapici: Per una banale irritazione degli occhi nell’ambito della fitoterapia possiamo ricorrere ad un collirio a base di Altea (Althaea officinalis), di Eufrasia (Euphrasia officinalis) o di Finocchio (Fhoeniculum vulgare). L’Altea è una pianta erbacea perenne (per lo più coltivata, dato che raramente è possibile reperirla allo stato selvatico) che possiede un’azione lenitiva sulle mucose in genere. Può essere a piacimento utilizzata sia come collirio che come collutorio, mediante un estratto a freddo di 1-2 cucchiaini per tazza d’acqua.

Un’altra pianta altrettanto utile è l’Eufrasia che cresce nei pascoli, al margine dei boschi ed è un semiparassita. Si utilizza l’intera pianta in fiore, quindi nel periodo che va da maggio ad ottobre.
In presenza di disturbi agli occhi può essere impiegata come collirio. La preparazione si ottiene mettendone un cucchiaino per tazza d’acqua opportunamente mescolato con camomilla e finocchio. L’aggiunta di un pizzico di sale aumenta la tolleranza all’occhio. Utilissimo si è rivelato anche il Finocchio, che cresce selvatico nella zona mediterranea mentre è coltivato negli orti e nei campi nei Paesi dell’Europa centrale.

La pianta può essere biennale o perenne e la sua azione curativa è vasta: da digestiva ad antispastica ed antibatterica. Per fare bagni oculari è consigliata l’aggiunta, anche in questo caso, di un pizzico di sale, mentre per la preparazione è indicato versare su un cucchiaino di finocchio dell’acqua bollente e lasciar posare per alcuni minuti.

 Si può utilizzare anche la parte del fiore dell’Euphrasia che ha azione antinfiammatoria unitamente al fiore di Camomilla utile per l’azione decongestionante. La soluzione assicura un’azione soprattutto rinfrescante per il contorno occhi e per l’igiene oculare. Un’altra valida preparazione con azione antinfiammatoria generale, con particolare riguardo alle mucose, è rappresentata dai composti a base di Quercetina, una sostanza naturale con azione antiossidante, utilissima nelle complicanze del diabete quali, per esempio, la cataratta e le retinopatie.

Al giorno d’oggi, poi, siamo sempre più colpiti da quella che si usa definire “fatica oculare” perché occupati per lungo tempo allo schermo del computer o alla televisione. La necessità sarebbe, dunque, quella di dare sollievo alla vista. I nostri occhi, insomma, richiedono un po’ di riguardo: un buon composto, a tale proposito, risulta essere quello a base di Arnica, Ruta, Kalmia e Latifolia.

Vitamine & Co: Come supporto a varie patologie che possono provocare alterazioni retiniche (quali il diabete, l’arteriosclerosi e l’ipertensione) sono utili preparazioni da assumere per bocca che prevedono la combinazione di vitamine, carotenoidi, estratti di semi di uva rossa, mirtillo nero ed acetilcarnitina. Si è visto, infatti, che tutti questi elementi agiscono migliorando il metabolismo del tessuto retinico, la funzionalità visiva e la circolazione a livello oculare. Tale composto svolge anche un importante ruolo nel ciclo della visione essendo intensamente attivo per le sue indicazioni vasoprotettive ed antiossidanti.

I rimedi omeopatici: Se invece a colpire è una congiuntivite di natura allergica, è possibile ricorrere a preparazioni omeopatiche complesse che riuniscono più azioni sintomatiche. Questi composti (costituiti principalmente da Tarassaco, Apis, Berberis, Pareira brava, Euphrasia e Histaminum), tutti in diluizione omeopatica decimale, combinano un’attività antinfiammatoria sull’occhio andando anche ad agire secondo le leggi della Bioenergetica sugli organi correlati quali il fegato e la vescica.

 Utilissima si può rivelare anche una cura preventiva per quanto riguarda le congiuntiviti, in particolare per chi usa le lenti a contatto. In questo caso sono più indicate preparazioni omeopatiche a base di Belladonna, Argentum nitricum, Mercurius solubilis, Echinacea, sempre in preparazione decimale da assumere in granuli con cadenza giornaliera. Se, invece, soffrite frequentemente di orzaioli il vostro rimedio omeopatico per eccellenza potrebbe essere la Pulsatilla oppure la Staphysagria che si rivolgono a due tipologie di persone molto diverse.

 La Pulsatilla (come quadro generale) è in genere una giovane donna con carnagione chiara, di aspetto delicato, timida, amabile, con una cattiva circolazione venosa, per la quale la comparsa dell’orzaiolo è caratterizzata da palpebre gonfie, infiammate, con prurito e una secrezione giallastra. L’utilizzo della Straphysagria risulta invece essere adatto se una persona è collerica, orgogliosa, suscettibile che si offende per nulla e che può manifestare degli orzaioli aventi caratteristiche di persistenza e tendenti alla suppurazione. In ogni caso, questi due rimedi possono anche essere usati in associazione nel caso di manifestazione acuta, senza ricorrere al singolo rimedio come simillimum.